Dopo la sentenza del Tribunale ordinario di Roma, che ha respinto il ricorso di alcuni esponenti del PD capitolino diretto a far dichiarare la ineleggibilità della sindaca Virginia Raggi per aver sottoscritto il "Codice" del m5s, non si è fatto attendere il commento del Movimento, affidato ad un post sul blog di Beppe Grillo, riportato da Ansa:
"Il Tribunale di Roma, infatti, con l´ordinanza n. 779/2017 ha rigettato integralmente tutte le istanze presentate dall´avv. Monello (iscritto al PD) e sostenute ufficialmente sia dalla senatrice Monica Cirinnà (Pd) che della deputata Stella Bianchi (Pd), condannando l´avv. Monello a pagare anche le spese processuali al Comune di Roma.
Dalla sentenza si deducono chiaramente 3 principi: i) che il Codice di comportamento del M5S e gli impegni in esso contenuti non sono cause che comportano la ineleggibilità dell´eletto o la decadenza della carica ricoperta; ii) che il Codice di comportamento non condiziona in alcun modo la libertà di manifestazione del voto da parte degli elettori e non produce conflitti di interessi; iii) che gli unici soggetti che potrebbero tentare di impugnare la validità dell´impegno assunto sono gli stessi sottoscrittori.
In questo caso pero´, qualora lo facessero, rinnegherebbero se stessi davanti a tutti gli elettori e farebbero capire che la loro parola data ai cittadini vale zero;", si legge nel post.
"Quanto ai parlamentari del PD, infine, farebbero bene a iniziare ad occuparsi dei problemi dei cittadini e delle imprese anziché pensare solo a come far fuori il Movimento 5 Stelle e a mantenere le proprie poltrone", attacca il blog di Grillo.
Fonte: Ansa