Di Redazione su Giovedì, 28 Settembre 2017
Categoria: Leggi dello Stato

Il Codice antimafia è legge dello Stato: dalle misure antistalking e anticorruzione al sequestro, ecco cosa prevede

Il codice Antimafia e finalmente da ieri sera legge dello Stato. Il testo, che era stato approvato da palazzo Madama, è stato infatti approvato in via definitiva e a larghissima maggioranza, ma con i voti contrari dei gruppi parlamentari di Forza Italia, Fratelli d´Italia e M5S, e con l´astensione della Lega, alla Camera. Ecco, in estrema sintesi, le principali novità della legge.
Come segnalato anche in questo portale alcuni mesi addietro, quando la proposta originaria era stata presentata, la principale novità del codice Antimafia è costituita dalle nuove norme in ordine al sequestro dei beni. Possono Infatti formare oggetto di sequestro i beni appartenenti non solo a soggetti condannati per mafia, ma anche per i reati di corruzione, concussione, terrorismo e stalking.
Dunque, innanzitutto, la legge amplia non poco la platea dei possibili destinatari delle misure di prevenzione, tra le quali, appunto, il sequestro di beni, che può essere disposto dall´autorità giudiziaria Anche a coloro i quali siano indiziati di terrorismo o di assistenza il concorso con l´associazione a delinquere di stampo terroristico come anche a coloro a carico dei quali si ritenga la sussistenza di associazione a delinquere finalizzata ai gravissimi delitti contro la pubblica amministrazione, costituiti da peculato, corruzione propria e impropria, corruzione in atti giudiziari, concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità. Ma non basta, le stesse misure di prevenzione possono essere applicati anche agli stalkers, e gli ultimi e drammatici casi
dei quali si sono occupati i massmedia dimostrano la drammaticità di un fenomeno in netta ascesa anche nel nostro paese, per il cui contrasto la misura in discussione può essere tra quelle regine, anche a fronte della particolare difficoltà nelle disporre altre misure, prima tra le quali l´allontanamento coattivo.
Non solo nuove e più ampie misure di prevenzione, ma anche tempi certi nei procedimenti di applicazione delle medesime, affidato a norme, ed istituti, ad hoc (trattazione prioritaria con rafforzamento delle sezioni competenti, copertura immediata delle vacanze, relazioni periodiche sull´operatività delle sezioni, utilizzo delle videoconferenze, immediata decisione sulle questioni di competenza). Introdotta anche la distrettualizzazione delle misure di prevenzione con la creazione di sezioni o collegi distrettuali specializzati. Inoltre virgola tra i soggetti che potranno proporre l´irrogazione di misure di prevenzione, la legge contempla anche il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, il quale, al pari di tutti gli altri soggetti titolari del medesimo potere, potrà accedere al Sid, sistema di interscambio flussi dell´Agenzia delle entrate.
Potranno Inoltre formare oggetto di sequestro di partecipazioni sociali ´totalitarie´ tutti i beni aziendali ea farlo non sarà più l´ufficiale giudiziario ma, direttamente, la polizia giudiziaria, la quale potrà provvedere a tutte le incombenze del caso, e all´attuazione del l´ordine impartito dall´autorità giudiziaria, compreso lo sgombero degli immobili abusivamente occupati, i quali potranno, di regola, essere concessi in comodato e locazione per usi istituzionali alle forze dell´ordine.
La legge stabilisce Inoltre un principio di importanza capitale, ossia l´impossibilità per colui al quale siano chiesti chiarimenti in ordine alla provenienza del denaro utilizzato ai fini dell´acquisto di mobili, di giustificarsi adducendo che tali risorse siano state ottenute tramite evasione fiscale. In tal caso il tribunale potrà applicare, alternativamente, la confisca oppure l´amministrazione giudiziaria e il controllo giudiziario. Ma ad essere ampliato è anche l´ambito di applicazione di sequestro e confisca per equivalente, mentre la confisca allargata è adesso obbligatoria anche per alcuni ecoreati e per l´autoriciclaggio e trova applicazione anche in caso di amnistia, prescrizione o morte di chi l´ha subita. In caso di revoca della confisca, la restituzione del bene avviene per equivalente se nel frattempo sia stato destinato a finalità di interesse pubblico.
La legge introduce anche il nuovo controllo giudiziario sulle aziende nella sussistenza del pericolo di infiltrazioni mafiose che possono condizionarne e comprometterne l´attività. Ma il controllo giudiziario, e questa è una grande novità, oltre ad essere disposto in via autoritativa dagli organi dello stato, può anche essere chiesto direttamente dalle imprese che siano state destinatarie di una interdittiva antimafia, e l´abbiano impugnata innanzi la magistratura. In tal caso, gli effetti dell´interdittiva restano sospesi.
Giro di vite, ancora, sugli amministratori giudiziari, dopo gli scandali degli ultimi anni. Essi dovranno essere scelti tra gli iscritti ad un Albo secondo regole di trasparenza che assicurino la rotazione degli incarichi mentre al ministro della Giustizia spetterà individuare criteri di nomina che tengano conto anche del numero degli incarichi in corso che in ogni caso non potranno essere superiori a tre. Non potranno più assumere l´ufficio di amministratore giudiziario, coadiutore o diretto collaboratore il coniuge, i parenti e gli affini, i conviventi o i commensali abituali del magistrato che conferisce l´incarico e Il governo è delegato a disciplinare un regime sistematico di incompatibilità da estendere ai curatori fallimentari vietando di nominare chi abbia rapporti di parentela, affinità, convivenza e comunque assidua frequentazione con uno qualunque dei magistrati dell´ufficio giudiziario che conferisce l´incarico.
Importanti norme a sostegno dello sviluppo e dell´occupazione delle aziende sequestrate come anche dei terzi in buona fede e abbiano contratto con esse. Le prime potranno contare su sezioni del Fondo di garanzia (3 milioni di euro all´anno) e del Fondo per la crescita sostenibile (7 milioni di euro all´anno) ed altre misure a tutela dell´occupazione esistente saranno stabilite dal governo sulla base della delega ad esso conferita. Garantiti i diritti dei terzi in buona fede che risultano da atti anteriori al sequestro.