Di Redazione su Sabato, 02 Luglio 2016
Categoria: Legalità

Grasso ricorda Puglisi,serve antimafia della speranza

Il presidente del Senato Pietro Grasso ricorda don Pino Puglisi e il suo lavoro di educazione rivolto ai ragazzi per "rompere le catene che imprigionavano la Sicilia": "Nella mia esperienza di magistrato e di ex procuratore nazionale antimafia non posso che concordare pienamente con questa visione: all´antimafia della repressione, quella di cui le Istituzioni sono titolari, va affiancata quella della speranza, di cui ciascuno di noi, nessuno escluso, è responsabile". Grasso scrive questo nella prefazione del libro "Don Pino martire di mafia" di Pino Bertolone e curato da Salvatore Cernuzio (Edizioni Ares).
Dove imperversa la mafia occorre fare una scelta: "È la scelta di chi, sia esso sacerdote, magistrato, avvocato, commerciante o semplice cittadino, sa - sottolinea Grasso - che prima o poi sarà chiamato a scegliere se schierarsi con gli assassini, con i loro complici e i loro protettori; o, piuttosto, con gli onesti, con le vittime, con gli inermi e gli indifesi. In entrambi i casi, il prezzo da pagare può essere altissimo". "La mafia - prosegue ancora il presidente del Senato - non uccide in modo gratuito; lo fa quando percepisce qualcuno come un pericolo per se stessa. Ha eliminato don Puglisi perché ne aveva paura".
Il libro ripercorre la storia del sacerdote siciliano, pastore mite e tenace, che amava dialogare con chiunque. Don Pino è l´educatore che tentava con ogni mezzo di strappare giovani e bambini dalla strada della malavita a cui sembravano essere destinati. Don Pino è il parroco "fastidioso", freddato dalla mafia in risposta al bruciante appello di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi. Ma è anche il martire "che ha ridato voce a una Chiesa rimasta muta per troppo tempo. Il beato che ha insegnato un ´metodo´ alla Sicilia di oggi e del futuro", si legge nel volume.
Vengono ripercorse tutte le tappe della vita di Puglisi elevato agli onori degli altari da papa Francesco il 25 maggio 2013, alla presenza di oltre 100mila fedeli venuti da tutta Italia: dall´infanzia a Palermo alla missione nel quartiere Brancaccio, fino alla morte che, come disse egli stesso agli assassini con un sorriso, si aspettava.

Fonte: Ansa