Di Redazione su Giovedì, 13 Luglio 2017
Categoria: Legalità

Giarrusso è pericoloso. La fatwa del boss Graviano sul senatore antimafia m5s

Lui, il boss, è Giuseppe Graviano, il terzo dei quattro fratelli Graviano, già reggente del mandamento di Brancaccio-Ciaculli, che ebbe un ruolo importante nella organizzazione degli stragi del 1993 a Firenze, Milano e Roma ed anche nel brutale omicidio di don Pino Puglisi, che era parroco di Brancaccio.

La sua latitanza si concluse con il suo arresto nel 1994 a Milano ed adesso sta scontando la pena dell´ergastolo nel carcere di massima sicurezza di Opera, a Milano.
Le principali accuse a suo carico? Secondo alcuni "pentiti" sarebbe stato proprio Graviano ad azionare il telecomando dell´autobomba che il 19 luglio 1992 uccise il giudice Paolo Borsellino e 5 uomini della scorta.



L´altro, il politico, è Mario Michele Giarrusso.
Nel 2013 è stato eletto senatore nella circoscrizione Sicilia per il Movimento 5 Stelle.
Giarrusso, avvocato catanese, già prima di essere eletto senatore, si è impegnato per anni nei movimenti per la legalità e nell´antimafia ed è stato il referente in Sicilia della Fondazione Caponnetto.
Da senatore, ha partecipato come commissario ai lavori della Commissione Antimafia e della CommissioneGiustizia del Senato, delle quali è componente, spendendosi in particolare nelle proposte dirette all´inasprimento del trattamento collegato al 41 bis.

Ebbene, proprio il senatore Giarrusso ha scoperto improvvisamente, nella giornata di ieri, di essere un obiettivo di Cosa Nostra, anzi un obiettivo personale del boss Giuseppe Graviano, che dal carcere lo ha giudicato un politico "pericoloso".

Ma il lato paradossale della vicenda e che Giarrusso non ha appreso la notizia dalla magistratura, come sarebbe stato lecito attendersi, ma direttamente dalla stampa, che ha pubblicato una sintesi delle intercettazioni cui proprio Graviano era stato sottoposto qualche tempo fa.





"Non è possibile che io debba apprendere che un mafioso come Graviano mi ritiene pericoloso dai giornali" ha dichiarato Giarrusso alle agenzie di stampa. E ad una testata, Napoli CQ24, che lo ha intervistato, ha riferito: "Se la mafia mi teme, significa che sto lavorando bene. Sto cercando il procuratore generale di Palermo perché si leggano gli atti nel processo. Graviano è uno che è abituato a mandare messaggi. Certamente non vanno sottovalutati. Ma quanto meno uno deve essere messo al corrrente".

Ed ancora: "Il mio emendamento che ha blindato il 41 bis, ne ha impedito le modifiche, alla mafia non è piaciuto. Con i miei emendamenti ho determinato l´aumento della pena da 20 a 27 anni per l´associazione a delinquere di stampo mafioso per i capi. Con la ferma volontà dei colleghi del M5S, ho guidato alla revisione dell´articolo 4 bis, l´ergastolo ostativo per mafia. Quindi niente beneficio. Perciò Graviano ed altri sono incazzati con me. Loro puntavano alla revisione dell´ergastolo, io invece mi sono sempre opposto. Il senatore Manconi del Pd, mi ha pure definito un "Boia" perché mi opponevo all´abolizione dell´ergastolo".

Il comunicato integrale di Giarrusso.
Nelle ultime ore, il senatore Mario Michele Giarrusso ha diffuso un lungo comunicato nel quale ricostruisce la vicenda.
Il comunicato è significativamente intitolato "ECCO COSA PENSA IL BOSS GRAVIANO DEL MIO LAVORO":

"Il Mensile siciliano "S", ha pubblicato degli stralci delle intercettazioni ambientali effettuate recentemente in carcere a carico del boss Graviano.
Ricordiamo che il boss Graviano è stato condannato a numerosi ergastoli per le stragi del 1992/93 (Falcone, Borsellino, Georgofili), nonchè per decine di omicidi tra i quali quello di Don Pino Puglisi. Da molti anni Graviano è rinchiuso al 41bis ed a cavallo della fine del 2016 e dei primi mesi del 2017 è stato intercettato mentre conversava durante l´ora d´aria con un altro boss. Adesso queste intercettazioni sono state depositate nel processo in corso a Palermo sulla Trattativa Stato Mafia.
Da queste intercettazioni, abbiamo appreso che Graviano mi considera pericoloso perchè con la mia attività parlamentare ho contribuito ad impedire che potessero accedere a benefici che ne avrebbero potuto determinare la liberazione anticipata.
Da quando nel 2013 sono entrato in Parlamento, come Portavoce del Movimento 5 Stelle, come membro della Commissione antimafia e della Commissione Giustizia, mi sono occupato costantemente del contrasto alle mafie.
In particolare, con un mio emendamento, ho impedito che il governo potesse introdurre modifiche all´art. 41bis dell´ordinamento penitenziario (regime carcerario di massima sicurezza per i boss mafiosi), mi sono battuto con successo affinchè non venisse modificato l´art. 4bis dell´ordinamento penitenziario che disciplina l´ergastolo ostativo per i condannati per mafia.
Mi sono battuto sino ad ora con successo contro l´abolizione dell´ergastolo ai mafiosi (e per questo sono stato apostrofato, sul Corriere della Sera dal Senatore PD Manconi come "boia").
Sempre grazie ad alcuni miei emendamenti, ho ottenuto l´innalzamento della pena per il 416bis (associazione mafiosa), per i capi mafia, portato nel massimo da 20 anni a 27 anni. Ho poi combattuto una durissima battaglia contro lo svuotamento attuato dal PD e dal governo Renzi dell´art.416ter del codice penale (voto di scambio politico mafioso).
Come capogruppo del Movimento 5 Stelle in Giunta per le immunità e le autorizzazioni a procedere, mi sono sempre battuto per l´accoglimento delle richieste che provenivano dalla Magistratura nei confronti di Senatori inquisiti o condannati (decadenza di Berlusconi, richieste di arresto di Azzolini, Bilardi e Caridi, quest´ultimo attualmente detenuto con l´accusa di far parte dell´organo di vertice della ´ndrangheta).
Mi sono battuto senza sosta per lo scioglimento per mafia di numerosi comuni in mano alle cosche e per restituire queste città ai cittadini per bene.
Dopo oltre quattro anni di attività, se la mafia, la camorra, la ´ndrangheta, non avessero considerato la mia attività come "pericolosa" per i loro interessi, francamente avrei pensato di avere sbagliato tutto.
Che un boss come Graviano, malgrado sia ristretto al 41 bis sia comunque ben al corrente della mia attività parlamentare e mi ritenga pericoloso, non mi stupisce, anzi, mi sprona a fare di più e di meglio.
Fare di più e di meglio, perchè sono un Portavoce del Movimento 5 Stelle e noi siamo stati mandati in Parlamento dai cittadini che non ne possono più dei politici collusi e complici delle mafie.
Fare di più e di meglio, perchè milioni di cittadini si sono finalmente riuniti e stanno combattendo insieme e con coraggio per liberare il nostro paese dal cancro delle mafie e della politica corrotta e collusa, prima che sia troppo tardi.
Perchè a noi del Movimento "...nella notte ci guidano le stelle...".
Noi non ci fermeremo mai, sino alla fine, sino alla vittoria.
Mario Michele Giarrusso Cittadino a 5 Stellelavoro", e noi lo riportiamo per intero a beneficio di tutti coloro che volessero
leggerlo:

Il Mensile siciliano "S", ha pubblicato degli stralci delle intercettazioni ambientali effettuate recentemente in carcere a carico del boss Graviano.
Ricordiamo che il boss Graviano è stato condannato a numerosi ergastoli per le stragi del 1992/93 (Falcone, Borsellino, Georgofili), nonchè per decine di omicidi tra i quali quello di Don Pino Puglisi. Da molti anni Graviano è rinchiuso al 41bis ed a cavallo della fine del 2016 e dei primi mesi del 2017 è stato intercettato mentre conversava durante l´ora d´aria con un altro boss. Adesso queste intercettazioni sono state depositate nel processo in corso a Palermo sulla Trattativa Stato Mafia.
Da queste intercettazioni, abbiamo appreso che Graviano mi considera pericoloso perchè con la mia attività parlamentare ho contribuito ad impedire che potessero accedere a benefici che ne avrebbero potuto determinare la liberazione anticipata.
Da quando nel 2013 sono entrato in Parlamento, come Portavoce del Movimento 5 Stelle, come membro della Commissione antimafia e della Commissione Giustizia, mi sono occupato costantemente del contrasto alle mafie.
In particolare, con un mio emendamento, ho impedito che il governo potesse introdurre modifiche all´art. 41bis dell´ordinamento penitenziario (regime carcerario di massima sicurezza per i boss mafiosi), mi sono battuto con successo affinchè non venisse modificato l´art. 4bis dell´ordinamento penitenziario che disciplina l´ergastolo ostativo per i condannati per mafia.
Mi sono battuto sino ad ora con successo contro l´abolizione dell´ergastolo ai mafiosi (e per questo sono stato apostrofato, sul Corriere della Sera dal Senatore PD Manconi come "boia").
Sempre grazie ad alcuni miei emendamenti, ho ottenuto l´innalzamento della pena per il 416bis (associazione mafiosa), per i capi mafia, portato nel massimo da 20 anni a 27 anni. Ho poi combattuto una durissima battaglia contro lo svuotamento attuato dal PD e dal governo Renzi dell´art.416ter del codice penale (voto di scambio politico mafioso).
Come capogruppo del Movimento 5 Stelle in Giunta per le immunità e le autorizzazioni a procedere, mi sono sempre battuto per l´accoglimento delle richieste che provenivano dalla Magistratura nei confronti di Senatori inquisiti o condannati (decadenza di Berlusconi, richieste di arresto di Azzolini, Bilardi e Caridi, quest´ultimo attualmente detenuto con l´accusa di far parte dell´organo di vertice della ´ndrangheta).
Mi sono battuto senza sosta per lo scioglimento per mafia di numerosi comuni in mano alle cosche e per restituire queste città ai cittadini per bene.
Dopo oltre quattro anni di attività, se la mafia, la camorra, la ´ndrangheta, non avessero considerato la mia attività come "pericolosa" per i loro interessi, francamente avrei pensato di avere sbagliato tutto.
Che un boss come Graviano, malgrado sia ristretto al 41 bis sia comunque ben al corrente della mia attività parlamentare e mi ritenga pericoloso, non mi stupisce, anzi, mi sprona a fare di più e di meglio.
Fare di più e di meglio, perchè sono un Portavoce del Movimento 5 Stelle e noi siamo stati mandati in Parlamento dai cittadini che non ne possono più dei politici collusi e complici delle mafie.
Fare di più e di meglio, perchè milioni di cittadini si sono finalmente riuniti e stanno combattendo insieme e con coraggio per liberare il nostro paese dal cancro delle mafie e della politica corrotta e collusa, prima che sia troppo tardi.
Perchè a noi del Movimento "...nella notte ci guidano le stelle...".
Noi non ci fermeremo mai, sino alla fine, sino alla vittoria".
Mario Michele Giarrusso Cittadino a 5 Stelle