Di Redazione su Giovedì, 04 Luglio 2019
Categoria: Giurisprudenza di Merito

Fatta giustizia per Luca Varani, Cassazione conferma i 30 anni a Foffo: "Omicidio volontario aggravato da crudeltà"

Una vicenda terribile,  di inaudita violenza, di cui ha parlato l'opinione pubblica  per lungo tempo, e che adesso ha visto il suo epilogo giudiziario, anche se le ferite umane rimarranno profonde ed indelebili. La Suprema Corte di Cassazione ha confermato la condanna ad una pena di 30 anni di reclusione che era stata inflitta dalla Corte d'Appello a Manuel Foffo, il giovane accusato di aver ucciso un altro giovane, Luca Varani, in concorso con un altro coetaneo, Marco Prato. Il quale si era poi suicidato in carcere. Teatro dell'omicidio, come molti ricorderanno, la casa di un quartiere di Roma, nella quale era in corso un festino a base di alcool e di stupefacenti.

La sentenza di condanna era stata emessa dalla Corte d'Appello di Roma esattamente due anni fa, il 10 luglio 2017, ed era stata di particolare rigore, trenta anni di reclusione, per omicidio volontario aggravato. Una sentenza emessa ad esito del giudizio abbreviato, rito scelto dall'imputato.  Avverso questa sentenza aveva interposto ricorso per cassazione la difesa dell'imputato, mentre la pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore generale Simone Perelli, aveva insistito per la conferma della pronuncia resa dalla Corte territoriale. In ultimo, la sentenza  della prima sezione penale che ha interamente respinto il ricorso è confermato, come si è detto la condanna a 30 anni di reclusione per l'omicida.

Anche in primo grado, Foffo era stato condannato ad una pena identica. Anche in quel caso, i giudici optarono per l'aggravante della crudeltà, considerata la dinamica dei fatti che portarono alla morte di Varani, che fu contattato nel corso del festino dai due, che dopo averlo sequestrato è stordito, lo uccisero con 30 coltellate e colpi di martello senza una particolare ragione.