Di Giovanni Di Martino su Giovedì, 29 Ottobre 2020
Categoria: Legge e Diritto

Esame avvocati: No dell’O.C.F. alla prova a quiz. Si discute sul rinvio

  Sulla possibilità di introdurre la prova a quiz per l'esame diretto al conseguimento dell'abilitazione all'esercizio professionale forense, è intervenuto l'O.C.F. che con la propria delibera del 24 ottobre scorso ha affrontato la questione rivolgendosi al Ministro della Giustizia. Si ricorderà che tale modalità è stata inserita in un apposito disegno di legge già incardinato in Commissione Giustizia.

  L'Organismo Congressuale dell'Avvocatura preoccupato dai possibili interventi del Governo e del Parlamento sull'assetto attuale delle prove di esami ha invitato il Ministro "ad intervenire nei confronti del Parlamento e del Governo affinché non assumano improvvide e improvvisate iniziative normative volte a stravolgere la disciplina dell'esame di abilitazione al di fuori di una adeguato e organico intervento di riforma dell'Ordinamento Forense, sulla base delle determinazioni che assumerà il Congresso". Il timore è che sotto la spinta emergenziale imposta per il contrasto alla pandemia, si adottino misure che possano stravolgere la disciplina dell'esame di abilitazione al di fuori di una adeguato e organico intervento di riforma dell'Ordinamento Forense, sulla base delle determinazioni che assumerà il Congresso"

 Con tale posizione l'O.C.F. ha espresso il proprio netto rifiuto a possibili modifiche che da parte della politica vengono proposte come l'introduzione della prova a quiz a risposta multipla. A questo punto, viste le forti preoccupazioni per l'esplodere della pandemia, è probabile che le prove scritte fissate per il 15, 16 e 17 dicembre prossimo, possano slittare. Lo si chiede da più parti e sarà il Ministro Bonafede che proprio in questi giorni dovrebbe comunicare notizie certe in merito nel corso delle varie sedute del Parlamento e della stessa Commissione Giustizia.

Si allega il testo integrale della delibera dell'O.C.F.