Di Redazione su Venerdì, 13 Gennaio 2017
Categoria: Legalità

Distrutte nel salernitano targhe di Falcone e Borsellino

 

Erano tra le sterpaglie, fatte a pezzi, distrutte. Le targhe dei magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e del giornalista Giuseppe Fava - che si trovavano nel giardino della memoria dedicato alle vittime innocenti delle mafie, in Largo Onorato a Castel San Giorgio, (Salerno)- sono state vandalizzate da ignoti. Le targhe sono state divelte dagli alberi dov´erano affisse e irrimediabilmente danneggiate. Manca quella dedicata al giudice Rosario Livatino di cui non vi è traccia. Le targhe - che nel complesso sono 18 - si trovavano, appunto, nel Giardino della Memoria inaugurato lo scorso novembre. Quelle distrutte - che erano affisse agli alberi di un´area verde data in gestione dal comune di Castel San Giorgio all´Istituto scolastico Profagri, che la cura in collaborazione col presidio di Libera "Marcello Torre" - sono state ritrovate nelle vicinanze del giardino.
Il coordinamento provinciale di Libera a Salerno e il presidio Libera di Castel San Giorgio hanno gia`provveduto a presentare denuncia contro ignoti ai carabinieri e condannano fermamente l´accaduto. Saranno le indagini a chiarire la matrice dell´episodio, ma Libera "non si lascera` intimidire in alcun modo e ricollochera`immediatamente le targhe laddove erano state sistemate". Secondo il referente di Presidio, Giuseppe De Caro: "si tratta di un gesto ignobile. Non ci lasceremo intimorire. Lo dobbiamo a Giovanni, Paolo, Rosario e Pippo. Alla loro memoria violata. Lo dobbiamo a noi stessi. Nessuno riuscirà a rubarci il futuro".