Di Redazione su Mercoledì, 07 Giugno 2017
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

Dacia Maraini: "Solo grazie agli insegnanti la Scuola vive ancora". Fiorella Mannoia: "È proprio così"

Nella sua consueta rubrica settimanale su Il Corriere della Sera, una delle più note scrittrici italiane, Dacia Maraini, ha parlato della scuola e dei docenti italiani. Che andrebbero ringraziati, ha detto la Maraini, perché è solo grazie a loro se la scuola ancora vive.
Affermazioni importanti, che hanno fatto seguito a quelle del procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, Gratteri, pubblicate su questa pagina alcuni giorni fa, e che hanno provocato in queste ore
l´apprezzamento di molte personalità della cultura e dell´arte, tra le quali la cantante Fiorella Mannoia, che dal suo profilo Facebook ha condiviso quanto affermato da Dacia Maraini, della quale riportiamo gli estratti più significativi del proprio intervento.
«Cosa vorresti fare da grande?». «Il calciatore». «E tu»? chiedo a una bambina di una scuola di periferia: «Miss Italia». Spesso ricevo queste risposte dai ragazzi delle medie.
Naturalmente ce ne sono tanti altri, già consapevoli e spesso, non a caso buoni lettori, che invece dicono di volere fare il giornalista, il medico, lo scienziato, il ricercatore. Ma il mito del successo e del guadagno facile è diffuso. Si ritiene che sapere dare un calcio al pallone sia già la garanzia di un futuro di popolarità, di esibizioni internazionali e di compensi favolosi.
[...] Hanno imparato che il talento conta poco, lo studio, la disciplina, la competenza portano solo povertà e frustrazione. La bellezza invece può essere un buon strumento per ottenere qualcosa che il mercato offre con apparente facilità: soldi e successo, un binomio perverso e ingannevole. Ma chi mette loro in testa questi miti fasulli?
[...] Ma che ci sta a fare la scuola in questa propagazione di falsi miti? La mia impressione è che la Istituzione scuola si stia disgregando: incapace ormai di formare il bravo cittadino, impaurita dalle novità, si chiude in se stessa. Per fortuna esiste una fitta rete di insegnanti responsabili e generosi che credono nel carattere missionario del loro lavoro, dedicano le proprie energie a insegnare la consapevolezza e la responsabilità, qualità carenti nel nostro Paese. Per mia esperienza, lì dove gli insegnanti danno il buon esempio, mettendosi in dialogo con gli studenti, aiutandoli a diventare protagonisti dell´arte dell´apprendimento, i ragazzi rispondono più che bene. Mancando un progetto condiviso del futuro comune, in una scuola privata di prestigio e libertà, ogni insegnante è costretto ad andare per conto proprio, inventandosi la nuova scuola. Peccato che ce ne siano molti che, scoraggiati, si sono arresi e chiudono ogni comunicazione. Ma gli altri, quelli che resistono e si spendono con generosità, andrebbero ringraziati, perché è merito loro se la scuola ancora vive" (Dacia Maraini, pubblicato su Corsera, 6 giugno 2017)