Due giorni di astensione dalle udienze per chiedere il completamento dell´iter di riforma del sistema carcerario, che dopo il provvedimento di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri è bloccata a causa della mancata approvazione dei regolamenti necessari. Stamane e domani, 2 e 3 maggio, gli avvocati penalisti dell´Unione delle Camere Penali italiane, non parteciperanno ad alcuna udienza, incroceranno le braccia e daranno vita ad un insieme di manifestazioni di sensibilizzazione dell´opinione pubblica intorno ad un tema che ritengono, giustamente, centrale.
Nella nota con cui è stata indetta la protesta, la Giunta dell´Unione delle Camere Penali Italiane ha chiesto al Parlamento tutto, ai presidenti di Camera e Senato, ai Gruppi parlamentari ed ai presidenti delle Commissioni speciali, "di porre in essere quanto possibile al fine di ottenere l´inserimento dei decreti legislativi approvati dal Consiglio dei ministri nell´ordine del giorno delle Commissioni speciali. I penalisti sottolineano come "l´effettiva applicazione delle misure alternative, piuttosto che l´indistinta carcerizzazione, costituisca un reale incremento della sicurezza di tutti i cittadini, riservandosi ogni ulteriore iniziativa volta all´ottenimento della sollecita entrata in vigore della riforma"
«?Abbiamo appreso con un qualche sconcerto della decisione di non assegnare alla Commissione Speciale la valutazione della Riforma Penitenziaria varata dal Governo attraverso l´approvazione dei relativi Decreti Legislativi, con il rischio evidente di una vanificazione della intera attività riformatrice per lo scadere dei termini previsti dalla legge. Si tratta, infatti, di una riforma che i penalisti hanno sempre ritenuto indispensabile al fine di avere un sistema penitenziario umano e rispettoso della dignità della persona e soprattutto aderente ai principi della nostra Costituzione e della Convenzione Europea, e che possa al tempo stesso garantire, attraverso il conseguente abbassamento dei casi di recidiva, una maggiore sicurezza per l´intera collettività»?.
Gli avvocati chiedono un incontro
«?al fine di poterVi rappresentare le ragioni dei penalisti italiani in ordine all´attualità e alla indispensabilità della Riforma, ed al fine di aprire una seria interlocuzione ed un approfondito confronto sulle questioni relative al possibile sviluppo dell´iter di approvazione di questa importantissima legge»?.