Di Redazione su Sabato, 11 Marzo 2017
Categoria: Istituzioni

Critiche a #buonascuola, più soldi a docenti, stop a precariato e a chiamate dirette: Fedeli sorprende tutti, ecco cosa ha detto

In una intervista per certi aspetti clamorosa di poche ore fa al quotidiano capitolino "Il Messaggero", il ministro dell´Istruzione Valeria Fedeli, anticipa le proprie intenzioni, a partire da due questioni prioritarie: aumento degli stipendi ai docenti e al personale ata e sblocco dei concorsi. E su #buonascuola ci sono delle critiche.

Sarà stato l´intervento di ieri di Pierluigi Bersani che ha legato il sostegno del suo nuovo gruppo al Governo anche ad una radicale modifica della politica scolastica, o il calendario che indica elezioni a breve oppure le sue convinzioni da ex sindacalista. Certo è che le dichiarazioni rilasciate dal ministro Fedeli a Lorena Loiacono de "Il Messaggero" sono di quelle destinate a scuotere, e in effetti prefigurano una inversione di rotta, quanto meno in relazione ad alcune direzioni di marcia. Vediamo cosa ha detto il ministro, punto per punto:
#Buonascuola
Si è trattato di «uno straordinario investimento economico» per introdurre «qualità e innovazione» nel sistema dell´istruzione italiana, ma ha avuto - spiega Valeria Fedeli - un difetto: non è riuscita a coinvolgere coloro che quella riforma dovevano applicarla, cioè innanzitutto gli insegnanti. Essa ha determinato una
"cesura con il mondo della scuola: la mancanza di un dialogo, sia sui tempi sia sulle modalità di attuazione».
Come si riparte, imponendo processi illuminati dall´alto? Assolutamente no, la strada è la condivisione: «Personalmente credo molto nella condivisione dei percorsi da attuare: ci diamo un obiettivo da raggiungere e decidiamo insieme come arrivarci nella maniera migliore possibile».
#Precariaro e reclutamento
Superare il precariato e dare qualità al ruolo del docente, ecco un altro obbiettivo prioritario, dice Fedeli. Dare qualità «Innanzitutto con un nuovo reclutamento. A questo tema è riservata una delle deleghe per me più importanti in discussione in Parlamento in queste settimane.
Stiamo lavorando per superare il precariato, abbiamo una norma transitoria che serve proprio per affrontare seriamente quello che, di fatto, è uno dei maggiori problemi della scuola italiana. Già con la legge della Buona scuola sono previste le immissioni in ruolo per i precari e il piano andrà avanti. Non possiamo risolvere tutto in un anno: nel 2017-2018 ci saranno ancora cattedre assegnate ai supplenti perché di certo non possiamo lasciarle scoperte. Ma andranno via via diminuendo.
In più abbiamo l´obbligo di valorizzare il loro ruolo anche economicamente. Chi entra nella scuola come docente altamente formato deve avere anche un riconoscimento economico».
#Stipendi: contratto entro 2017
«Il rinnovo del contratto dei docenti deve obbligatoriamente arrivare, è un impegno che ci siamo dati. Probabilmente entro l´anno. È previsto un aumento medio di 85 euro, declinati poi sulle diverse professionalità. Ed il bonus per quest´anno, resta di sicuro».
#Mobilità docenti
«Stiamo lavorando affinché a settembre, con l´avvio del prossimo anno scolastico, ci sia la maggiore stabilità possibile anche grazie a una parte dell´organico di fatto che diventerà organico di diritto. Solo per quest´anno è prevista una deroga al blocco triennale della mobilità, ma sarà una mobilità parziale, solo volontaria e non su tutti i posti e, inoltre, daremo maggior rigore all´utilizzo e alla gestione delle assegnazioni provvisorie».
#Chiamata diretta presidi
Questo meccanismo così com´è adesso non va e sarà quindi modificato.
«Stiamo discutendo con gli interessati per raggiungere uno strumento più trasparente ed efficace, per consentire la chiamata diretta da parte dei presidi. Stiamo discutendo con i sindacati, ad esempio, sui requisiti richiesti per il docente. Se il metodo è condiviso, supereremo tutti gli ostacoli».