Con Sentenza n. 5797/16, il Tar del Lazio, Sezione Prima-bis, ha affermato che deve essere precluso ai medici militari in servizio lo svolgimento in regime libero professionale della redditizia attività certificative del possesso dei requisiti necessari per ottenere il porto d´armi, onde evitare che vadano in circolazione soggetti armati di cui non sia stata accertata adeguatamente (mediante strutture pubbliche indipendenti) la capacità psico-fisica necessaria ad escludere incidenti. "Si tratta pertanto di misure organizzative che non possono ritenersi irragionevolmente lesive del prestigio professionale o degli interessi economici dei medici militari – né atte ad introdurre irragionevoli discriminazioni rispetto ad altre categorie professionali – in quanto sono chiaramente ispirate alle finalità precauzionali e necessarie per salvaguardare superiori interessi di sicurezza pubblica che, assumendo rango primario, sono stati considerati in modo del tutto ragionevole come prevalenti rispetto all´interesse meramente economico dei medici militari a poter svolgere l´attività libero-professionale di rilascio a pagamento, nell´attività privata, dei relativi certificati".
In allegato Sentenza
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