Commercialisti, adottato Codice sanzioni: tre mesi di sospensione per i professionisti senza crediti
Via libera definitivo del Consiglio nazionale dei commercialisti al primo codice delle sanzioni della categoria.
Le norme entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2017. Nelle scorse settimane si era chiusa la pubblica consultazione del codice riservata agli Ordini territoriali, dalla quale erano emersi diversi suggerimenti poi recepiti. Il Codice delle sanzioni rappresenta, per il Consiglio nazionale, "l´ideale completamento del nuovo Codice Deontologico in vigore dal 1° marzo di quest´anno".
Le tre tipologie di sanzioni previste dal Codice sono la censura – una sorta di reprimenda scritta –, la sospensione fino a un massimo di due anni, la radiazione dall´albo, prevista per i casi più gravi e in caso di reitera di più comportamenti sanzionabili.
Il nuovo Codice supera le criticità della preesistente disciplina, rappresentate in particolare dalla mancanza di un uniforme trattamento in ambito territoriale, causato dall´assenza di un sistema di regole adeguato. Il Codice, composto da 29 articoli, individua disposizioni generali su natura e tipologia delle sanzioni, sulle circostanze aggravanti o attenuanti da considerare nella valutazione delle singole fattispecie, individuando le sanzioni per il professionista che viola specifiche norme del Codice deontologico.
Inoltre, è stata prevista, anche se in forma più attenuata rispetto alla bozza originaria, una sospensione di tre mesi per i professionisti che, al termine di ciascun anno, non abbiano assolto i propri obblighi in materia di formazione obbligatoria non conseguendo alcun credito.
Le norme entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2017. Nelle scorse settimane si era chiusa la pubblica consultazione del codice riservata agli Ordini territoriali, dalla quale erano emersi diversi suggerimenti poi recepiti. Il Codice delle sanzioni rappresenta, per il Consiglio nazionale, "l´ideale completamento del nuovo Codice Deontologico in vigore dal 1° marzo di quest´anno".
Le tre tipologie di sanzioni previste dal Codice sono la censura – una sorta di reprimenda scritta –, la sospensione fino a un massimo di due anni, la radiazione dall´albo, prevista per i casi più gravi e in caso di reitera di più comportamenti sanzionabili.
Il nuovo Codice supera le criticità della preesistente disciplina, rappresentate in particolare dalla mancanza di un uniforme trattamento in ambito territoriale, causato dall´assenza di un sistema di regole adeguato. Il Codice, composto da 29 articoli, individua disposizioni generali su natura e tipologia delle sanzioni, sulle circostanze aggravanti o attenuanti da considerare nella valutazione delle singole fattispecie, individuando le sanzioni per il professionista che viola specifiche norme del Codice deontologico.
Inoltre, è stata prevista, anche se in forma più attenuata rispetto alla bozza originaria, una sospensione di tre mesi per i professionisti che, al termine di ciascun anno, non abbiano assolto i propri obblighi in materia di formazione obbligatoria non conseguendo alcun credito.
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