Di Redazione su Venerdì, 05 Ottobre 2018
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

Cene ed escort per aggiustare sentenze, lo Stato presenta il conto ad un avvocato e ad un giudice di pace

Il reato va dichiarato prescritto ratione temporis, ma le sanzioni civili rimangono, e vanno applicate. Si è conclusa, sia pure a notevole distanza di tempo, una vicenda che ha avuto una enorme eco nei media. Uno scandalo di natura sessuale che ha coinvolto un giudice dell'ufficio di pace di Trentola Ducenta ed un avvocato di Frignano.

Secondo quanto appurato già nel corso delle indagini, proprio l'avvocato U.D.T., di Frignano, avrebbe corrotto il giudice di San Marcellino, N.G., offrendo cene al ristorante e incontri con escort in cambio di favori in tribunale. In cambio di prestazioni sessuali e pasti gratis, il legale sarebbe riuscito a ottenere fino al 2005 provvedimenti a lui favorevoli.

I due, ricostruisce ancora un quotidiano on-line di Caserta, sono stati condannati a risarcire il Ministero di Giustizia per 50mila euro. Il reato era stato dichiarato estinto dalla Corte di Appello di Roma per intervenuta prescrizione. I due in primo grado erano stati però condannati e nelle motivazioni della sentenza è stato anche fissato il risarcimento da corrispondere al Ministero di Giustizia, costituitosi parte civile insieme al Consiglio dei Ministri.