"...anche tu come padre e nonno dei nostri bimbi, capisci bene che non c´è più tempo per la burocrazia e le tante parole dei politici di turno...".
Abbiamo ricevuto e deciso di pubblicare per intero la lettera scritta da un gruppo di docenti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
È una lettera scritta dai goxenti dell´Istituto comprensivo Montorio-Crognaleto (Teramo). Questa Scuola è stata chiusa a tempo indeterminato a causa non solo del recente sisma ma anche del rischio conseguente al possibile collasso della diga di Campotosto. Un rischio purtroppo lanciato dalla Commissione Grandi Rischi.
La nostra è una redazione di legali, non di docenti, ma quelle parole (...anche tu come padre e nonno dei nostri bimbi, capisci bene che non c´è più tempo per la burocrazia e le tante parole dei politici di turno...) toccano il cuore e commuovono.
Se veramente, come disse il Presidente emerito Giorgio Napolitano, "l´istruzione è il volano del paese", allora noi per primi, prima ancora degli stessi insegnanti, come madri e padri, come cittadini, diciamo "mai più rischi". Si ricostruisca presto e bene, si edifichi nel rispetto delle leggi e dell´ambiente, non si risparmino risorse nella prevenzione e nel controllo, e se le risorse sono limitate, si risparmi piuttosto su quelle per gli armamenti, ma non su quelle per la sicurezza dei più piccoli.
Solidarietà a questi eccezionali docenti da parte di tutti noi !
Ecco la loro lettera al Presidente:
Caro Presidente,
dopo i momenti di insicurezza e grande apprensione vissuti nei giorni scorsi dovuti alle forti scosse di terremoto, al lungo blackout e all´eccezionale nevicata che con gli oltre due metri di neve ha messo in ginocchio il nostro Abruzzo, troviamo soltanto ora la forza di rivederci e di scriverti con il cuore in mano queste righe.
Siamo innanzitutto madri e padri, dopo insegnanti, lavoratori e cittadini di un paese, Montorio al Vomano, su cui incombe ora un grande rischio: il collasso della diga di Campotosto.
Campotosto, che è il secondo bacino artificiale d´Europa con i suoi 300 milioni di metri cubi d´acqua, si trova proprio sulla nostra testa, sulla testa dei nostri figli e dei loro nonni, a pochi chilometri in linea d´aria da noi. La Commissione Grandi Rischi, che nel 2009 rassicurò L´Aquila, qualche giorno fa ha detto chiaramente di attenderci una scossa di magnitudo elevata compresa fra 6 e 7 con conseguente rischio di collasso della diga di Rio Fucino, che è una delle tre dighe che formano il lago.
Gli abitanti di Montorio (8.300) spaventati ed impotenti sono scappati verso la costa. I pochi rimasti, stanno faticosamente e lentamente cercando di riconquistare la propria vita. Ma, caro Presidente, capisci bene che non è facile. Qui le scuole sono ancora chiuse, perché i nostri sindaci Gianni Di Centa e Giuseppe D´Alonzo lottano insieme a noi per la sicurezza di tutti.
La nostra comunità è coesa e pronta a risollevarsi dallo stato di sconforto in cui si trova. Ancora una volta, anche questa volta, non si arrende. Ci siamo passati. Abbiamo sopportato i doppi turni a scuola, siamo stati in grado di modificare abitudini didattiche, rivoluzionare spazi e tempi, così come i nostri alunni sono stati sorprendentemente capaci di adattarsi a tutto con non poche rinunce. Siamo riusciti a chiudere un trimestre impervio, dopo ben tre terremoti che hanno tenuto chiuso a lungo le scuole, per rientrare fiduciosi dopo le vacanze di Natale pronti a ripartire.
Il terremoto del 18 gennaio ha spezzato ancora una volta ai nostri bambini il sogno di ricominciare, con serenità, una normalità che non ci è garantita nelle nostre fragili scuole, dove - ci dicono – che, nonostante le dichiarate agibilità, gli indici di vulnerabilità sono troppo bassi per resistere a nuove forti scosse e alla possibile rottura della diga.
Caro Presidente, anche tu come padre e nonno dei nostri bimbi, capisci bene che non c´è più tempo per la burocrazia e le tante parole dei politici di turno. Qui abbiamo bisogno di scuole sicure. E ti meraviglierà sapere che Montorio ha fermo, ingessato nelle maglie burocratiche, un progetto per la realizzazione di un nuovo polo scolastico già finanziato all´indomani del terremoto de L´Aquila. I soldi ci sono, i terreni per la costruzione sono stati già acquistati dall´Amministrazione, ora manca una procedura veloce e d´urgenza. Per questo, ci affidiamo a Te, ma anche e soprattutto per avere nel frattempo, in tempi celeri, dei moduli ad uso scolastico provvisorio (Musp), perché diritto allo studio e diritto alla sicurezza siano garantiti simultaneamente, con assoluto rigore.
Presidente, che la nostra voce e gli echi delle risate dei nostri bimbi non restino confinati tra le nostre vallate, di qua dal Gran Sasso del nostro amato Abruzzo.
Montorio al Vomano, 3 febbraio 2017
Con il cuore gli insegnanti:
Giovanna Valiante
Antonio Bocci
Piero Di Pasquale
Simona Paolini
Isabella Del Papa
Federica Ardizzi
Emilia Sansonetti
Liduina Iovalone
Isabella Di Achille
Adelia Di Francesco
Miriam Palmarini
Simona Restauri
Nori Mariarita
Teresa Di Felice
Gilda Paolini
Eleonora Costantini
Mirella Di Luigi
Ernesto Cardascia
Alessandra Aloisi
Manuela Simeoni
Vania Pigliacelli
Adele Di Giuseppe
Diana Trulli
Clara Di Claudio
Alessandra Berti
Adele Patriarca
Giuliana Di Carlo
Lina Micacchioni
Graziana Di Luigi
Giovanna Goderecci
Rita Di Carlantonio
Gisella Trullo
Michela Ascese
Lara Pezzoli
Daniela Macellari
Giuseppina Moschella
Annita Valleriani
Maria Pellanera
Adalgisa Di Donatantonio
Antonella Narducci
Monica Di Gesualdo
Carlo Michini
Romina Fabri
Mauro Manetta
Elisabetta Pascucci
Anita Pigliacelli
Anna Paola Palantrani
Valentina Antonelli
Daniele Cargini
Giuseppe Tellone
Francesco Paolo Pilotti
Concetta Rastelli
Chiara Piersanti
Andrea Lembo
Tullio Reggio
Elisa Cocciglia
Maria Pia Cortellini
Viviana Melaro
Remo Mercuri
Roberta Ioannoni
Simona Olivieri
Maruska Pisciella
Rina Nori
Rino Ferretti
Catia Di Luigi
Giuseppina Algenj
Giovanna Di Ilario
Giovanna Furia
Melania Martellacci
Dora Di Sabatino
Anna Di Salvatore
Attilia Farinelli