Ulteriori intimidazioni in Calabria, ai danni di un amministratore e un imprenditore. Di seguito, il comunicato di solidarietà dell´associazione "Avviso Pubblico"
"Non si arresta l’ondata di atti intimidatori che sta imperversando in Calabria, la terra più bersagliata nel corso del 2016, in cima a questa preoccupante classifica.
A finire nel mirino dei soliti ignoti questa volta sono il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che fin dal suo insediamento al Comune ha ricevuto più di una lettera di minacce per sé e per la sua famiglia, e il Presidente di Confindustria di Vibo Valentia Filippo Callipo, la cui struttura turistica “Popilia Country Resort” è stata bersagliata da 11 colpi di pistola contro il cancello d’ingresso. Alla lunga casistica va ad aggiungersi l’incendio che la scorsa settimana ha distrutto parte della struttura del villaggio turistico Porto Kaleo di Cutro, in provincia di Crotone, di proprietà dell’imprenditore Giovanni Notarianni. In passato la struttura è stata al centro degli interessi della locale criminalità organizzata, ed è finita anche nell’ultima Relazione annuale della DNA, perché oggetto di “sistematiche estorsioni e/o infiltrazioni”
Falcomatà è da tempo un sindaco sotto tiro. E’ emerso da un provvedimento del Ministero della Giustizia come il Sindaco di Reggio Calabria sia stato oggetto di lettere intimidatorie già nel dicembre 2014 e, successivamente, nell´aprile 2015. Nel secondo caso si tratta di due missive, indirizzate al presidente del consiglio comunale Demetrio Delfino e all´assessore all´ambiente Antonino Zimbalatti che “contengono esplicite minacce nei confronti dell’attuale sindaco della città, Giuseppe Falcomatà, e dei componenti della sua famiglia” scrive il Ministero della Giustizia.
La Calabria si conferma in questo modo terra dove gli Amministratori, e non solo, sono maggiormente sotto tiro: lo scorso 16 marzo, durante l’Assemblea di Avviso Pubblico, la nostra associazione aveva presentato i dati del primo trimestre 2016 sulle minacce e intimidazioni agli amministratori locali a livello nazionale. In Calabria erano già 23 gli atti intimidatori censiti dall’inizio dell’anno (clicca per saperne di più)
“In Calabria gli amministratori e gli imprenditori che, giorno dopo giorno, dimostrano sul campo il loro impegno per la legalità – ha dichiarato il Vicepresidente di Avviso Pubblico, Salvatore Mafrici, Sindaco di Condofuri – finiscono sempre più spesso nel mirino di questo genere di intimidazioni, rese ancora più vili dalle minacce rivolte ai familiari. Il nostro compito è condividere con loro il peso di queste minacce, consapevoli che gli autori non otterranno lo scopo di farli arretrare”
“Con grande preoccupazione assistiamo in Calabria a questa escalation di atti intimidatori ai danni di amministratori, di imprenditori e addirittura di dirigenti scolastici – afferma Maria Antonietta Sacco, coordinatrice per la Calabria di Avviso Pubblico – La ‘rete virtuosa’ delle istituzioni, dei cittadini e delle imprese che cercano di svolgere nella normalità il loro compito all´interno di una società bisognosa di esempi tangibili di ‘buon lavoro’, ha oggi più che mai necessità di sostegno e di coordinamento. L’intento di Avviso Pubblico, di comune accordo con il Presidente della Commissione antindrangheta della Regione Calabria, Arturo Bova, è quello di infittire le maglie di questa rete virtuosa e di organizzare azioni di collaborazione sistemica, al fine di contrastare in maniera adeguata il proliferarsi della ‘rete viziosa’ di corruzione, di malaffare e di illegalità che disonora la nostra terra.”
Avviso Pubblico auspica che di fronte a questi atti di minaccia e intimidazione, volti ad innescare un clima di paura e di sottomissione generalizzata, i destinatari non siano lasciati soli. L’Associazione chiede alle autorità competenti di adoperarsi per individuare in tempi rapidi i responsabili di queste vili e criminali intimidazioni, e di garantire a tutte le persone colpite la massima sicurezza, compresa quella ai loro famigliari".
Fonte: Ap
"Non si arresta l’ondata di atti intimidatori che sta imperversando in Calabria, la terra più bersagliata nel corso del 2016, in cima a questa preoccupante classifica.
A finire nel mirino dei soliti ignoti questa volta sono il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che fin dal suo insediamento al Comune ha ricevuto più di una lettera di minacce per sé e per la sua famiglia, e il Presidente di Confindustria di Vibo Valentia Filippo Callipo, la cui struttura turistica “Popilia Country Resort” è stata bersagliata da 11 colpi di pistola contro il cancello d’ingresso. Alla lunga casistica va ad aggiungersi l’incendio che la scorsa settimana ha distrutto parte della struttura del villaggio turistico Porto Kaleo di Cutro, in provincia di Crotone, di proprietà dell’imprenditore Giovanni Notarianni. In passato la struttura è stata al centro degli interessi della locale criminalità organizzata, ed è finita anche nell’ultima Relazione annuale della DNA, perché oggetto di “sistematiche estorsioni e/o infiltrazioni”
Falcomatà è da tempo un sindaco sotto tiro. E’ emerso da un provvedimento del Ministero della Giustizia come il Sindaco di Reggio Calabria sia stato oggetto di lettere intimidatorie già nel dicembre 2014 e, successivamente, nell´aprile 2015. Nel secondo caso si tratta di due missive, indirizzate al presidente del consiglio comunale Demetrio Delfino e all´assessore all´ambiente Antonino Zimbalatti che “contengono esplicite minacce nei confronti dell’attuale sindaco della città, Giuseppe Falcomatà, e dei componenti della sua famiglia” scrive il Ministero della Giustizia.
La Calabria si conferma in questo modo terra dove gli Amministratori, e non solo, sono maggiormente sotto tiro: lo scorso 16 marzo, durante l’Assemblea di Avviso Pubblico, la nostra associazione aveva presentato i dati del primo trimestre 2016 sulle minacce e intimidazioni agli amministratori locali a livello nazionale. In Calabria erano già 23 gli atti intimidatori censiti dall’inizio dell’anno (clicca per saperne di più)
“In Calabria gli amministratori e gli imprenditori che, giorno dopo giorno, dimostrano sul campo il loro impegno per la legalità – ha dichiarato il Vicepresidente di Avviso Pubblico, Salvatore Mafrici, Sindaco di Condofuri – finiscono sempre più spesso nel mirino di questo genere di intimidazioni, rese ancora più vili dalle minacce rivolte ai familiari. Il nostro compito è condividere con loro il peso di queste minacce, consapevoli che gli autori non otterranno lo scopo di farli arretrare”
“Con grande preoccupazione assistiamo in Calabria a questa escalation di atti intimidatori ai danni di amministratori, di imprenditori e addirittura di dirigenti scolastici – afferma Maria Antonietta Sacco, coordinatrice per la Calabria di Avviso Pubblico – La ‘rete virtuosa’ delle istituzioni, dei cittadini e delle imprese che cercano di svolgere nella normalità il loro compito all´interno di una società bisognosa di esempi tangibili di ‘buon lavoro’, ha oggi più che mai necessità di sostegno e di coordinamento. L’intento di Avviso Pubblico, di comune accordo con il Presidente della Commissione antindrangheta della Regione Calabria, Arturo Bova, è quello di infittire le maglie di questa rete virtuosa e di organizzare azioni di collaborazione sistemica, al fine di contrastare in maniera adeguata il proliferarsi della ‘rete viziosa’ di corruzione, di malaffare e di illegalità che disonora la nostra terra.”
Avviso Pubblico auspica che di fronte a questi atti di minaccia e intimidazione, volti ad innescare un clima di paura e di sottomissione generalizzata, i destinatari non siano lasciati soli. L’Associazione chiede alle autorità competenti di adoperarsi per individuare in tempi rapidi i responsabili di queste vili e criminali intimidazioni, e di garantire a tutte le persone colpite la massima sicurezza, compresa quella ai loro famigliari".
Fonte: Ap