Il periodo pre-natalizio, come ormai è tradizione, è tempo di polemiche soprattutto nelle scuole, che come sempre ruota attorno alla questione dei simboli religiosi. Ma il presepe si deve fare o no nelle aule italiane? «Crocifisso e presepe sono simboli dei nostri valori, della nostra cultura e delle nostre tradizioni, espressione della nostra identità. Non vedo che fastidio diano a scuola. Chi pensa che l'inclusione si faccia nascondendoli, è fuori strada».
Lo ha dichiarato al Corriere della Sera il ministro dell'istruzione Marco Bussetti appena qualche giorno fa, troncando sul nascere una questione che aveva registrato nei giorni precedenti alcuni distinguo.
Proprio poco fa il ministro è nuovamente intervenuto, questa volta intervenendo direttamente in Parlamento, e postando poi un significativo commento nella propria bacheca Facebook: "A Montecitorio, oggi, ho avuto l'opportunità di intervenire su un tema che mi sta molto a cuore. Il presepe e i canti natalizi sono tradizioni condivise, fanno parte della nostra identità e esprimono i valori della nostra cultura. Chi pensa che l'inclusione si faccia nascondendo i simboli della propria tradizione, è fuori strada. #vivailNatale"