Di Redazione su Martedì, 04 Aprile 2017
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

Brigano per far fallire la nostra protesta. J´accuse durissimo di RID a Coa e associazioni forensi, parla D´Antona.

Impensabile che alcuni Coa insieme ad associazioni forensi "istituzionali", invece di unirsi alla protesta indetta da 25mila avvocati che il 21 aprile saranno a chiedere a Cassa Forense interventi certi dai quali dipenderà la stessa sopravvivenza di migliaia di professionisti, organizzino manifestazioni per protestare contro gli "abomini" da essi creati, dai crediti formativi "farseschi" ad un pct per come esso (non) sta funzionando.
Scandisce ad una ad una queste parole Goffredo D´Antona, e le sue non sono opinioni personali ma dell´esercito di avvocati che il 21 aprile si sono dati appuntamento a Roma sotto alla Cassa Forense, "avvocati normali e avvocati che vogliono essere liberi che si incontreranno per dire basta ad una Cassa forense iniqua ingiusta e non trasparente, ad un una serie di norme che impediscono agli Avvocati di esercitare correttamente e serenamente la loro funzione Costituzionale".
Un fiume in piena, D´Antona , che elenca gli altri problemi della categoria: "Tra processo telematico ( per come è strutturato) tra aggiornamento professionale che passa da quell´abominio farsesco che sono i crediti formativi, un avvocato normale, artigianale passa il suo tempo a risolvere adempimenti e ad adempiere vuoti doveri". Ma che poi accusa: "A fronte di tutto questo movimento traversale dell´avvocatura, l´avvocatura istituzionale cosa fa ?
Organizza una sua manifestazione il 13 maggio per protestare contro se stessa, protestare contro gli abomini che hanno creato. Fa specie vedere che questa manifestazione è organizzata da diversi Consigli dell´ordine unitamente ad alcune associazioni forensi che chiedono addirittura l´ntervento del massimo organo politico dell´avvocatura, dei primi responsabili del degrado dell´avvocatura".
Secondo RID, si tratta di una manifestazione organizzata a bella posta per distogliere da quella, reale, del 21 aprile, per depistare, per sabotare: "Nulla di nuovo sotto il sole. Il potere per annullare le proteste ha tanti metodi. Tra questi quello più geniale è essere lui stesso protesta. Per incalanare il dissenso, annacquarlo, distruggerlo. Le Istituzioni forensi sono sotto accusa ed è geniale quello che stanno cercando di fare. Unitamente ad alcune associazioni forensi stanno cercando di far naufragare la nostra protesta, non ha importanza si ci riusciranno o meno, l´mportante è che anche questa azione ci fa capire ancora di più che abbiamo ragione, che raggiungeremo Roma a nostre spese, e non prezzolati da chi organizza i crediti formativi e sospende gli avvocati che non posso pagare la Cassa, faremo sacrifici ma la libertà l´essere Liberi ha un prezzo che noi vogliamo pagare".