Con una nota di Maria Grazia Loreto, il sito del Ministero dell´Interno dà notizia degli sviluppi seguiti ai fatti che hanno colpito la Francia ed il Mondo intero.
Gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi «rompono i paradigmi di lettura» rispetto a precedenti attacchi, come quello al Museo del Bardo, in Tunisia, alla metrolipolitana di Londra, qualche anno fa, o alla maratona di Boston. Questa volta è uno stadio.
La premessa del Ministro dell´Interno Angelino Alfano, che ha incontrato la stampa al termine del Comitato nazionale per l´ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp) presieduto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, serve a spiegarne l´obiettivo: «lo sforzo di prevenzione è destinato a diminuire il coefficiente di rischio».
Per questo il Comitato «ha assunto due decisioni fondamentali: rafforzare i controlli sul territorio e i controlli alle frontiere», in particolare quella con la Francia, per evitare, in stretta collaborazione con le autorità francesi, transiti che possano danneggiare le delicate indagini in corso.
Gli stessi controlli, ha assicurato Alfano, riguarderanno tutti i valichi di frontiera, strade, ferrovie, porti, aeroporti.
Intanto, è riunito in seduta permanente il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, che riunisce intelligence e polizie.
L´allerta è stata portata al 2° livello, quello che precede il livello massimo, cioè di attacco in corso. Questo significa possibilità di attivazione rapidissima dei reparti speciali delle Forze dell´ordine e di intervento immediato delle Forze speciali dell´esercito.
Al tempo stesso, con una circolare sono state attivate le questure, prime fra tutte Roma e Milano, perché innalzino i livelli di analisi e controllo, ed è stato dato «impulso a tutti i prefetti di convocare in queste ore i comitati provinciali per l´ordine e la sicurezza pubblica, per avere in pochissime ore un report» che consenta di sapere «se c´è qualcosa che prima o dopo Parigi è cambiato» a livello locale, nell´ottica di mettere a punto «un vestito di sicurezza tagliato su misura».
Questo perché, come ha spiegato il ministro in apertura, «oggi è un giorno di dolore e di preghiera, in cui ciascuno di noi si sente francese, si sente parigino, ma le lacrime non bastano».
Alla base della strategia che punta a ridurre il coefficiente di rischio ci sono due fattori di base: il rispetto e la difesa della libertà di culto - «non abbiamo mai confuso chi spara, che è un assassino, con chi prega, che va difeso se non è colluso», ha ribadito Alfano - e l´attività di prevenzione, «grigia, faticosa, per la quale non c´è prova contraria» ma che finora ha prodotto risultati.
Questi i risultati, elencati dal ministro: 540 perquisizioni su soggetti legati in vari modi al terrorismo, 56.426 persone controllate, 147 arrestati, 325 indagati, espulsi o respinti alla frontiera per mancanza di requisiti 259, 8.493 veicoli controllati, 55 espulsi, ai quali si aggiunge un´ulteriore espulsione, questa mattina.
Questo, ha sottolineato, «è il modo di operare di una grande democrazia che, a partire dalle Torri gemelle di New York, difende la libertà attraverso la lotta al terrore», combattendo i radicalismi.
Sul fronte immigrazione, ha precisato Alfano rispondendo ai giornalisti, «sarebbe controintuitivo escludere qualche infiltrazione» ma proprio per questo si lavora sulle espulsioni e sulle identificazioni, sulle quali «andremo avanti per raggiungere il 100%, in una situazione difficile».
Per quanto riguarda la sicurezza a Roma anche in vista dell´imminente Giubileo, «in città sono già operativi 700 militari, un anticipo su quanto già stabilito» nel Cnosp del 3 novembre scorso.
Fonte: Ministero dell´Interno
Moreno Morando
(15 novembre 2015)
Gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi «rompono i paradigmi di lettura» rispetto a precedenti attacchi, come quello al Museo del Bardo, in Tunisia, alla metrolipolitana di Londra, qualche anno fa, o alla maratona di Boston. Questa volta è uno stadio.
La premessa del Ministro dell´Interno Angelino Alfano, che ha incontrato la stampa al termine del Comitato nazionale per l´ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp) presieduto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, serve a spiegarne l´obiettivo: «lo sforzo di prevenzione è destinato a diminuire il coefficiente di rischio».
Per questo il Comitato «ha assunto due decisioni fondamentali: rafforzare i controlli sul territorio e i controlli alle frontiere», in particolare quella con la Francia, per evitare, in stretta collaborazione con le autorità francesi, transiti che possano danneggiare le delicate indagini in corso.
Gli stessi controlli, ha assicurato Alfano, riguarderanno tutti i valichi di frontiera, strade, ferrovie, porti, aeroporti.
Intanto, è riunito in seduta permanente il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, che riunisce intelligence e polizie.
L´allerta è stata portata al 2° livello, quello che precede il livello massimo, cioè di attacco in corso. Questo significa possibilità di attivazione rapidissima dei reparti speciali delle Forze dell´ordine e di intervento immediato delle Forze speciali dell´esercito.
Al tempo stesso, con una circolare sono state attivate le questure, prime fra tutte Roma e Milano, perché innalzino i livelli di analisi e controllo, ed è stato dato «impulso a tutti i prefetti di convocare in queste ore i comitati provinciali per l´ordine e la sicurezza pubblica, per avere in pochissime ore un report» che consenta di sapere «se c´è qualcosa che prima o dopo Parigi è cambiato» a livello locale, nell´ottica di mettere a punto «un vestito di sicurezza tagliato su misura».
Questo perché, come ha spiegato il ministro in apertura, «oggi è un giorno di dolore e di preghiera, in cui ciascuno di noi si sente francese, si sente parigino, ma le lacrime non bastano».
Alla base della strategia che punta a ridurre il coefficiente di rischio ci sono due fattori di base: il rispetto e la difesa della libertà di culto - «non abbiamo mai confuso chi spara, che è un assassino, con chi prega, che va difeso se non è colluso», ha ribadito Alfano - e l´attività di prevenzione, «grigia, faticosa, per la quale non c´è prova contraria» ma che finora ha prodotto risultati.
Questi i risultati, elencati dal ministro: 540 perquisizioni su soggetti legati in vari modi al terrorismo, 56.426 persone controllate, 147 arrestati, 325 indagati, espulsi o respinti alla frontiera per mancanza di requisiti 259, 8.493 veicoli controllati, 55 espulsi, ai quali si aggiunge un´ulteriore espulsione, questa mattina.
Questo, ha sottolineato, «è il modo di operare di una grande democrazia che, a partire dalle Torri gemelle di New York, difende la libertà attraverso la lotta al terrore», combattendo i radicalismi.
Sul fronte immigrazione, ha precisato Alfano rispondendo ai giornalisti, «sarebbe controintuitivo escludere qualche infiltrazione» ma proprio per questo si lavora sulle espulsioni e sulle identificazioni, sulle quali «andremo avanti per raggiungere il 100%, in una situazione difficile».
Per quanto riguarda la sicurezza a Roma anche in vista dell´imminente Giubileo, «in città sono già operativi 700 militari, un anticipo su quanto già stabilito» nel Cnosp del 3 novembre scorso.
Fonte: Ministero dell´Interno
Moreno Morando
(15 novembre 2015)