In due anni lo Sportello di solidarietà fondato da Addiopizzo, dall´ufficio del Commissario straordinario antiracket e dalla Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane (Fai) ha elargito quasi 5,5 milioni di euro per le vittime del racket e dell´usura, ha seguito 126 utenti a fronte di contatti con 317 potenziali vittime. E ancora: 41 provvedimenti di sospensione dei termini di pagamento di tasse e mutui bancari in favore delle vittime e oltre 1.300 atti di assistenza tecnico amministrativa. Sono i numeri, presentati il 15 aprile durante una conferenza stampa in prefettura, a Palermo.
All´incontro hanno preso parte, tra gli altri, il prefetto Antonella De Miro, Salvatore Ugo Forello, responsabile dello Sportello di solidarietà; Tano Grasso, presidente onorario della Federazione delle associazioni antiracket italiane; Santi Giuffrè, commissario nazionale antiracket.
La struttura, nata nel 2013 rilancia la propria attività con una nuova sede a Palermo, in via Scrofani, con un´utenza telefonica attiva 24 ore su 24 (342.9636926) e un sito internet (www.sportellosolidarietà.it). Un´equipe, composta da avvocati, commercialisti, tributaristi e psicologi, supporta le vittime sia nella fase precedente alla denuncia sia in quella successiva.
"Abbiamo registrato un cambiamento importante di mentalità, che va stimolato e favorito - ha detto il prefetto - A fronte di un imprenditore che si inginocchia a un mafioso, abbiamo una famiglia di commercianti, titolari di una pizzeria di San Lorenzo che a una richiesta di pizzo ha bloccato fisicamente l´estorsore"
Fonte: Ansa
All´incontro hanno preso parte, tra gli altri, il prefetto Antonella De Miro, Salvatore Ugo Forello, responsabile dello Sportello di solidarietà; Tano Grasso, presidente onorario della Federazione delle associazioni antiracket italiane; Santi Giuffrè, commissario nazionale antiracket.
La struttura, nata nel 2013 rilancia la propria attività con una nuova sede a Palermo, in via Scrofani, con un´utenza telefonica attiva 24 ore su 24 (342.9636926) e un sito internet (www.sportellosolidarietà.it). Un´equipe, composta da avvocati, commercialisti, tributaristi e psicologi, supporta le vittime sia nella fase precedente alla denuncia sia in quella successiva.
"Abbiamo registrato un cambiamento importante di mentalità, che va stimolato e favorito - ha detto il prefetto - A fronte di un imprenditore che si inginocchia a un mafioso, abbiamo una famiglia di commercianti, titolari di una pizzeria di San Lorenzo che a una richiesta di pizzo ha bloccato fisicamente l´estorsore"
Fonte: Ansa