Qualora, nell'ambito di una controversia civile anatocistica tra un consumatore ed un istituto bancario, si renda necessario il ricalcolo del saldo di conto corrente a causa della nullità delle clausole relative agli interessi, è necessario che la banca produca gli estratti conto integrali, ossia a partire dal "saldo zero" iniziale, condizione per effettuare il preciso conteggio del saldo finale, proprio al fine di disporre di un punto di partenza certo da cui iniziare il calcolo delle reciproche rimesse e relative compensazioni. È il principio ribadito dalla corte di cassazione, sezione prima civile, con sentenza n. 3337/2019, depositata il 5 febbraio 2019 e qui allegata.
Se la questione verte sulla nullità delle clausole determinative della misura degli interessi, hanno sostanzialmente asserito i giudici della sezione, allora la banca è tenuta a produrre integralmente gli estratti conto, senza poter far ricorso ad altra produzione ritenuta equivalente, in quanto è solo con la produzione di tali documenti che è possibile risalire a quel saldo zero iniziale a partire dal quale poter eseguire poi il conteggio fino al saldo finale: "la sentenza impugnata da atto che, in tal modo, è il correntista a beneficiare dell'azzeramento del proprio credito nel periodo anteriore, risultando dunque contraria a buona fede la stessa pretesa di andare interamente assolto. Ed invero, la corte territoriale non ha negato il principio secondo cui, in caso di necessità di ricalcolo del saldo di conto corrente a causa della nullità delle clausole relative agli interessi, è necessario che la banca produca gli estratti conto integrali, ossia a partire dal "saldo zero" iniziale, condizione per effettuare il preciso conteggio del saldo finale, proprio al fine di disporre di un punto di partenza certo da cui iniziare il calcolo delle reciproche rimesse e relative compensazioni: ma ha accertato, in fatto e in favore del correntista, come ad una certa data potesse collocarsi un saldo zero".