Di Redazione su Giovedì, 30 Giugno 2016
Categoria: Giurisprudenza Cassazione Penale

Al Praticante col patrocinio è inibita l´attività di indagini difensive per procedimenti di competenza del Tribunale Collegiale

La Terza Sezione Penale della Cassazione con la sentenza n. 25431 del 20 giugno 2016 si è pronunciata sulla illegittimità e quindi sulla non utilizzabilità delle indagini difensive in giudizio svolte, seppure in sostituzione del dominus, dal praticante avvocato con patrocinio, in quanto il reato per cui si procedeva era di competenza del Tribunale Collegiale, ove è preclusa ogni attività ai praticanti non ancora abilitati all´esercizio pieno della professione.
Nel caso di specie il praticante avvocato era si munito di patrocinio, ma ciò gli consentiva di svolgere la propria attività solo avanti al Giudice di Pace e al Tribunale Monocratico, giusta la previsione di cui alla L. n. 479 del 1999, art. 7. Pertanto l´attività svolta nel corso delle investigazioni difensive, ai sensi dell´art. 391-bis comma 2 c.p.p. è stata dichiarata illegittima dai giudici della Cassazione e quindi non utilizzabile nel procedimento. Infatti in tale procedimento il difensore della parte civile aveva prodotto in giudizio documenti relativi alle dichiarazioni raccolte dal suo sostituto praticante.
In conseguenza di ciò veniva ritenuto fondato il ricorso proposto dalla difesa dell´imputato e dichiarato l´annullamento della sentenza della Corte territoriale con rinvio.
Documenti allegati
Dimensione: 56,44 KB