Di Piero Gurrieri su Mercoledì, 16 Marzo 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Stretti a Mariupol

 Mariupol, la Città ucraina che porta il nome della Madonna, è una ferita per l'Ucraìna e per l'Umanità.

Una strage di dimensioni impressionanti, inenarrabili, indiscriminata, che non risparmia civili: donne, bambini, anziani. Il più comodo tra i bersagli. Non potendo reagire ed essendo disarmati, non sono un pericolo per i cecchini.

 Oggi il teatro della Città è stato distrutto da una bomba, era un rifugio per donne, bambini. Ora morti, dispersi, intrappolati sotto le macerie. Qualcuno era riuscito a fuggire, cercando riparo alla piscina pubblica. I russi l'hanno attaccata dall'alto.

In molti abbiamo visto immagini atroci, esseri umani, bambini colpiti da una violenza che non è possibile chiamare in altro modo se non demoniaca. Un orrore infinito. Se anche restasse impunito dalla giustizia degli uomini, mai potrebbe scampare a quella del Cielo.

 Aiutiamo questo popolo, che sta conoscendo il proprio Calvario: non è più rimasto nessuno su cui possano contare.