Di Carmela Patrizia Spadaro su Lunedì, 06 Marzo 2023
Categoria: Leggi dello Stato

Stop per i condomìni dal 1°aprile 2023 al mercato energetico tutelato

Riferimenti normativi: D.L.n.198/2022 convertito in L.n.14/2023

Focus: Con la legge n.14 del 24 febbraio 2023, di conversione del decreto Milleproroghe (D.L. n.198/2022), è stata confermata la data del 1° aprile 2023 per il passaggio obbligatorio dei condomìni dal mercato tutelato al mercato libero dell'energia elettrica.

Principi generali: È opportuno precisare, preliminarmente, cosa si intende per mercato tutelato e per mercato libero. Nel mercato tutelato i prezzi di luce e gas sono stabiliti dall'ARERA (autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) in base all'andamento di mercato. La tutela è la condizione che garantisce ai consumatori contratti in cui il prezzo dell'energia viene calibrato in base alle oscillazioni del valore delle materie prime sul mercato ed è uguale per tutti i fornitori. Nel mercato libero, invece, i costi non sono controllati dall'ARERA ma il prezzo dell'energia viene determinato liberamente dalle società elettriche ed è l'utente che sceglie la soluzione più conveniente. La fine del mercato tutelato energia elettrica e gas è il frutto di un lungo processo di liberalizzazione del mercato che è stato avviato alla fine degli anni'90 con il Decreto Bersani (D.L. n. 79/1999), in attuazione delle direttive della Comunità Europea che favorivano la liberalizzazione della produzione, dell'importazione, dell'esportazione e della vendita di energia, al fine di creare un Mercato Unico dell'energia in Europa. 

Il processo di liberalizzazione si è sviluppato nel 2007, grazie alla creazione di un mercato libero, e nel 2020 l'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha avviato, tramite un decreto ministeriale, un pacchetto di direttive avente come obiettivo la fine del mercato tutelato fissata per il 2023. Per le grandi aziende e per le imprese il passaggio al mercato libero è già avvenuto nel gennaio 2021, mentre per le microimprese (realtà con meno di dieci dipendenti e un fatturato inferiore a due milioni di euro) ed i condomìni, equiparati per i consumi energetici delle parti comuni alle microimprese, il termine del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero era previsto per il 1°gennaio 2023, prorogato dall'Arera dal 1° gennaio 2023 al 1° aprile 2023Con un emendamento al decreto Milleproroghe (D.L n. 198/2022), contenente "Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi", era stata richiesta un'ulteriore proroga che avrebbe potuto allungare i tempi per il prezzo tutelato in bolletta dei condomìni fino al 2024. L'emendamento, però, è stato bocciato in sede di conversione del decreto Milleproroghe nella Legge n.14/2023. Pertanto, il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero è diventato obbligatorio per i condomìni dal 1°aprile 2023. Invece, il passaggio al mercato libero per gli utenti domestici è slittato al 10 gennaio 2024.

Il passaggio dei condomini al mercato libero è gratuito e non implica la sostituzione o la chiusura dei contatori ma unicamente il cambio di contratto con il quale è registrata la fornitura di luce e gas.Di conseguenza, l'illuminazione delle parti comuni, cioè di pianerottoli, vialetti, garage, cantine, e l'energia per ascensori e cancelli elettrici dovrà essere gestita da un operatore sul mercato libero. La concorrenza tra le varie società, come sottolineato dall'Unione dei consumatori, potrebbe comportare rincari sulla fattura, soprattutto per i condomìni provvisti di ascensore. Per evitare ciò è conveniente per i condomìni, e per essi gli amministratori di condominio, attivarsi per scegliere il fornitore che offra le migliori tariffe e condizioni contrattuali al fine di evitare variazioni significative in bolletta. Se il condominio non si adegua, cioè non sceglie un fornitore del mercato libero entro il 1°aprile 2023, non verrà assegnato "in automatico" a un fornitore qualsiasi del mercato libero ma passerà al Servizio a tutele graduali (STG) gestito dall'Arera. In questa fase non ci sarà alcun distacco o interruzione di corrente elettrica ma il passaggio automatico dal regime tutelato al regime transitorio non prevede l'affidamento all'operatore più conveniente. Infatti, il regime transitorio a tutele graduali divide le zone d'Italia in aree territoriali per alcune delle quali i fornitori prevedono un costo maggiore dell'energia elettrica rispetto alle altre.

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