Di Piero Gurrieri su Lunedì, 08 Giugno 2020
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Sigfrido, il Giornalista che non si piega ai potenti

Sigfrido Ranucci, un Giornalista di Report. Un bravissimo Giornalista d'inchiesta. Un Collega eccellente. Ma soprattutto, un uomo dalla schiena dritta.

Che non si è piegato al diktat di un potente. Che non ha fatto alcun passo indietro in nome del dovere di informare che è compito della stampa libera. Della stampa senza bavagli.

Prima, l'antefatto. Ci sono i Fontana. Lui è Il Governatore della Regione Lombardia. Lui e la moglie sono una coppia elegante. Soprattutto, dicono le malelingue, con uno spiccatissimo senso degli affari. Di loro intende occuparsi Report. La Regione Lombardia guidata dal buon Attilio avrebbe affidato direttamente e senza gara, una fornitura di camici per personale sanitario del valore di 516mila euro ad una società i cui titolari sarebbero, nientedimeno, il cognato e la moglie del presidente della Regione Lombardia. Tutto in famiglia, insomma.

I Fontana's non ci stanno, la loro spiegazione è immediata. C'è stato un errore. Siamo gente generosa, noi. Guai a chi pensa altro. Querele per tutti. Ci dovreste ringraziare, noi intendevamo donare tutto, qualcuno magari ha sbagliato, ha preso fischi per fiaschi. Non ci credete? Ecco qui lo storno, così imparate!

Partono le diffide, una è per Report, che non si occupi del caso o saranno guai. Ed è l'8 giugno del 2020, quando Ranucci risponde al noto Governatore della Lombardia, scelto per tale compito su indicazione di un personaggio anch'esso noto a tutti, ad Indro Montanelli in particolare, per editti contro i giornalisti liberi.

Risponde così alla sua diffida: "Non vedo proprio perché non dovremmo andare in onda. In fondo raccontiamo un bel gesto. Senza di noi e senza il Fatto Quotidiano nessuno avrebbe infatti saputo che l'azienda del cognato del presidente della Lombardia ha donato ai suoi cittadini materiale sanitario. E dal momento che Fontana dice di essere all'oscuro possiamo dire che tutto sia avvenuto a sua insaputa, sia in Regione che in casa. Insomma credo debba ringraziarci. Se non ce ne fossimo occupati noi avrebbe continuato a non sapere nulla".

Grandi parole di un grande Giornalista. Che desidero ricordare nonostante sia passato del tempo.