Di Piero Gurrieri su Giovedì, 31 Marzo 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Siamo tutti Samuele

 Samuele è stato aggredito, ieri all'ora di pranzo. Qualcuno lo ha avvicinato, mentre svolgeva in via Bixio a Vittoria il suo lavoro di ausiliario del traffico, gli ha tirato dei pugni fino a rompergli il setto nasale, trenta giorni di prognosi. Le sue foto - volto insanguinato e sguardo triste - sono in moltissimi smartphone.

Quanto accaduto ieri lo sanno tutti, e tutti sanno anche il nome della vittima di una violenza bestiale, da "guappi". Per questo, chiamo Samuele per nome perchè non è lui a doversi vergognare, ma il suo aggressore; e perchè Samuele, posso dirlo perchè lo conosco, è un bravissimo ragazzo, uno di quelli che più si vorrebbero per amici, e anche un appassionato di calcio, milanista come me.

 Samuele è stato aggredito, non è il primo. Un anno fa era toccato al mio amico Claudio subire lo stesso trattamento, per non parlare di operatori e agenti insultati (alcuni anni fa, perfino disarmati), di risse e accoltellamenti seriali, del resto della violenza che respiriamo, non da ora.

Sapete il "giochino" nuovo che si sta affermando a Vittoria? Una "banda" è in auto, si ferma a un incrocio, si forma dietro una fila. Improvvisamente fa retromarcia, investe quella dietro. Scendono i "guappi" inveendo contro l'incolpevole conducente dell'auto che hanno investito (scelta accuratamente, meglio se ha una donna, o dei bambini a bordo, più facile che non reagisca). Finisce con una richiesta di soldi per "riparare" il danno. Una autentica estorsione, che quasi sempre riesce, perché con certuni meglio non rischiare. Che si consuma, ogni giorno, anche in pieno centro. Piazza del Popolo, per intenderci, e di cui non parla nessuno. Una cosa che, domani, può toccare a me, a te che stai leggendo. Una lotteria. Penso al premio Oscar Russell Crowe, al film "Il giorno sbagliato". Una donna nel traffico fa un errore, spazientita suona il clacson ad uno che non conosce. Lui, Crowe, diventa una furia, per lei inizia un calvario, con esiti letali. Una banalità come detonatore. In quel caso il clacson, in questo di ieri, probabilmente una multa. Che Samuele era tenuto a elevare, perchè pagato anche per sanzionare chi non rispetta la regole.

 Siamo tutti Samuele, ed è bene che l'invertebrato che lo ha pestato e quelli della sua immonda risma lo sappiano, e sappiano pure che non esiste giustificazione alla violenza. Sapete che non ho peli sulla lingua, e allora dico che ho letto post e visto video nelle ultime ore che sono un pugno allo stomaco. Perchè sono espressione di mentalità primitive, che si nutrono di malandrineria e violenza. Quando non ricorrono ad espressioni tipicamente mafiose. Roba semplicemente vomitevole, e anche, soprattutto su questi atteggiamenti ritengo possa e debba esprimersi il primo cittadino, di cui ho apprezzato la nota di solidarietà a Samuele.

Penso che il Sindaco possa assumere anche un impegno, che il Comune si costituirà parte civile nel processo che sarà intentato nei confronti dell'aggressore nel momento in cui, spero presto, sia individuato; e che farà di tutto per dotare questa città di un sistema di telecamere. C'era un bando, ora scaduto, non si può più perdere opportunità.

In ultimo però, gli onesti di questa città abbiano un scatto d'orgoglio, perché non ritengo plausibile che nessuno abbia visto quanto accaduto a Samuele ieri - in pieno centro, e in pieno giorno - e di omertà si può morire.