Di Giancarlo Terranova su Venerdì, 05 Aprile 2019
Categoria: Business

Premi INAIL, tariffe ridotte: fino al 32% in meno nel 2019

Lo scorso 26 Marzo, la Corte dei Conti ha registrato i decreti interministeriali, firmati il 27 febbraio dal Ministero del Lavoro e Ministero dell'Economia e delle Finanze.

La Legge di Bilancio 2019, in particolare nei commi 1121-1128, ha previsto una revisione delle tariffe, che le aziende devono pagare per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a partire dal 1° gennaio 2019. 

Dopo quasi 20 anni di attesa dall'ultima revisione, finalmente le tariffe Inail sono state aggiornate. La riduzione fa seguito al taglio lineare che era stato varato nel 2013 in via provvisoria. La revisione ha effetto dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2021 e spalma risorse pari a 1.200 milioni di euro (risorse destinate al cosiddetto cuneo), più 410 milioni per il 2019, 525 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2021.

"Oggi iniziamo ad abbassare il cuneo fiscale per le imprese, oltre 500 milioni di euro di risparmi per le aziende dalla revisione delle tariffe INAIL nel 2019" commenta così la firma del Decreto Interministeriale Lavoro/Mef il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio.

"Un impegno che avevo preso proprio all'assemblea di Confartigianato e che come Governo abbiamo rispettato. Il sistema tariffario dell'INAIL, inoltre, si adegua ai cambiamenti del mondo del lavoro entrano nelle tariffe le attività legate alle nanotecnologie e i rider"

Quando la nuova revisione giungerà a regime, lo sconto per le casse aziendali sarà di circa 500 milioni di euro in più rispetto a 1,2 miliardi già fruiti dalla riduzione lineare con il cosiddetto "cuneo", con una diminuzione strutturale del 32,72% dei tassi medi per le aziende.

Per la determinazione dei tassi medi nazionali – calcolati per ciascun tipo di lavorazione – sono stati presi in considerazione:

I singoli tassi di premio, il cui nuovo valore è stato determinato in relazione alla specifica rischiosità in termini di oneri assicurativi sostenuti per garantire la tutela agli infortunati della relativa lavorazione, non superano mai quelli previsti dalla Tariffa 2000, mentre in alcuni casi risultano inferiori anche di oltre il 50% rispetto a quest'ultima; anche per le lavorazioni più rischiose, i tassi sono stati mantenuti entro il 110 per mille, rispetto al 130 per mille della vecchia Tariffa 2000.

Il nomenclatore tariffario, che attribuisce ai vari tipi di attività tassi differenziati in funzione dello specifico rischio lavorativo, è stato aggiornato con i fattori di rischio più attuali e con l'istituzione di nuovi voci di tariffa relative a lavorazioni ancora in fase di sviluppo e a nuove modalità organizzative del lavoro. Ridotta inoltre la quantità delle voci di tariffa previste, che sono passate da 739 a 595.

In previsione dell'aggiornamento del sistema tariffario sono state differite alcune scadenze:

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