Lei è Piera Vitali, nome di battaglia la biondina della Valle. Capelli color grano, sguardo profondo. Sempre stata così, bellissima, da piccola.
Scoppia la guerra, nel bergamasco inperversano le squadracce fasciste. Piera non ha nemmeno vent'anni, si lascia tutto alle spalle. Sa cosa fare. Una parola le basta per cambiare la vita per quella degli altri, andiamo.
Quel che importa non è la nostra vittoria ma la nostra resistenza, Piera fa suo il richiamo di Francois Mauriac. Lascia la sua casa, i sogni di una giovane donna. Sceglie le montagne, l'Italia è il bene più grande. Un fazzoletto al collo, è già partita. Sono una staffetta partigiana, insieme a mio fratello Natalino, non ci fermiamo più. Mi chiamano leggenda, ma io ho solo vent'anni.
I fascisti ora mi hanno scoperta, sento le loro voci, italiani come me, non li riconosco. Le loro mani sul mio volto di bambina. Parla, fuori i nomi dei compagni, sei giovane per morire. Le mie labbra sono chiuse e chiuse rimarranno, accada quel che accada. Sento le mie carni strapparsi, il mio corpo bruciare, mi stanno torturando. Resto immobile, rendo la mia faccia dura come la pietra, l'ho sentito dire in una chiesa il venerdì santo. Non ho tradito i miei compagni, mi caricano su un pullman, destinazione Auschwitz. Sono una donna e una resistente, in un attimo mi lancio, corro e corro, sono una staffetta. Una settimana e sono casa. La guerra è finita, l'Italia è libera.
Piera se n'è andata il 17 febbraio 2021, alle sue esequie un fiume di gente. Quelli della sua Anpi, e tanti giovani, a salutare la biondina che, per una vita, non ha smesso di gridare, ed io con lei
Ora e sempre Resistenza.
Non c'è giorno più bello per ricordarla.
Bella ciao ❤🌺
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