Di Piero Gurrieri su Venerdì, 18 Marzo 2022
Categoria: Editoriali e Articoli del Direttore

Olha, cent'anni di Resistenza

C'è una donna coraggiosa, Olha Tverdohlibova. Le medaglie che porta al petto se l'è guadagnate tanti anni fa. Da combattente, chiamata dall'intelligence russa per resistere all'invasione tedesca durante la seconda guerra mondiale. Era giovanissima, bellissima, e determinata. Diede il suo contributo, e quando la guerra finì se ne andò a Berlino a danzare, cantare e far festa davanti la porta di Brandeburgo per celebrare la Vittoria dell'Armata rossa contro la Germania di Hitler.

 Oltre 70 anni dopo, il mondo è cambiato, le parti si sono, drammaticamente, invertite. Olha vive in Ucraina, Repubblica autonoma e non più parte dell'Impero, la propria vecchiaia, la Germania non è più un'insidia, in Russia Putin è il nuovo Hitler. Solo lei, Olha, non è cambiata. Indomita, coraggiosa, lucida, sempre bellissima. Un minuto dopo che le dicono che Russia ha invaso l'Ucraina, lei chiama l'Ufficio statale di reclutamento. Sono la signora Olha Tverdohlibova, dice all'impiegato, questi i miei dati, mi dica dove devo presentarmi. Sono determinata a difendere la Patria con una pistola. Tuttavia, le rispondono di no. Signora, la ringraziamo, però sa, lei è un po' avanti con l'età. Sì, Olha di anni ne ha 98, tra due anni festeggerà il suo centesimo compleanno

  Combatterò ugualmente, con la parola, risponde lei. Olha Tverdohlibova è sicura che tra due anni ci sarà una doppia festa. I suoi cento anni e la libertà della sua Ucraina.