Di Alessandra Garozzo su Martedì, 10 Ottobre 2017
Categoria: Giurisprudenza di Merito

Stepchild adoption: due recenti sentenze a Bologna

Riconosciuto meritevole di tutela giuridica ancora una volta dai Giudici di merito il meccanismo della c.d. "stepchild adoption" che consente ad uno dei membri di una coppia di essere riconosciuto come genitore del figlio biologico o adottivo del partner.
In tal senso, con due recenti sentenze identiche, si è espresso il Giudice Bolognese, in due casi sottoposti alla sua attenzione, riguardanti due coppie omosessuali: l´una maschile e l´altra femminile.
In entrembi i casi il Giudice, conformandosi a recenti orientamenti sia di merito che della Suprema corte di Cassazione, si sofferma sulla valutazione del rapporto instauratosi tra il minore ed il genitore non biologico.
Tale figura definita come "genitore sociale" trae la propria origine da un mutamento storico nella definizione stessa del modo e del concetto di essere genitore; assume cioè centrale rilevanza il rapporto affettivo che si instaura tra genitore adottivo e figlio.
E´ cioè "genitore sociale" colui che si occupa concretamente del minore accudendolo ed assumendosi nei confronti dello stesso diritti, doveri e responsabilità al pari di un genitore biologico; il tutto in un´ottica costituzionalmente orientata di uguaglianza sociale dove trova riconoscimento pieno la famiglia, intesa come "formazione sociale", seppure composta da genitori dello stesso sesso.
La "famiglia" è cioè vista come luogo in cui è possibile la crescita di un minore, senza che il mero fattore di "omoaffettività" possa costituire ostacolo formale.
Il Tribunale di Bologna avvalora dunque l´impronta offerta dalla Giurisprudenza dei Supremi Giudici di Cassazione in ordine ad una lettura non più restrittiva,ma, estensiva, dell´articolo 44 lettera d della Legge 184 del 1983, mettendo al centro di ogni valutazione il più alto interesse del minore al diritto di avere due genitori all´interno di una famiglia ben strutturata al fine del concreto riconoscimento della propria identità personale e sociale.
Alessandra Garozzo
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