Lui è Carlo Miglietta, odontoiatra, 32 anni. Studio a Falconara aperto da poco ma quando, nella primavera 2021, il ministero lancia la campagna vaccinale anti Covid-19, Marco pensa che prima di essere dentista è un medico, risponde presente e aderisce. L'hub di Marco è il Paolinelli della Baraccola, lui è sempre lì, fresco di studi e con l'energia dei trentenni, gli affidano il ruolo di dirigente medico vaccinatore. Siamo alla fine del 2021. Il tempo è prezioso, le dosi pure. Colleghi, sono le nostre munizioni, non possiamo sprecarne una sola. Ma ci sono movimenti strani, punture ritrovate, intatte, nel cestino dei rifiuti, più volte.Marco non lascia più l'hub, si trasforma in un detective. Il cestino è sempre lo stesso, usato dallo stesso infermiere. Lui attende, smartphone in mano, simula telefonate ma usa la fotocamera, riprende tutto, capisce e chiama la polizia.
Uno sporco giro di soldi, certificati vaccinali sarebbero stati rilasciati senza diritto a cittadini che andavano all'hub chiedendo il vaccino. Che però, invece di esser loro inoculato, veniva buttato nel cestino della spazzatura dall'infermiere compiacente. Un green pass al costo, si sussurra, di 450 euro.Penso di aver fatto solo il mio dovere, dice lui, era un mio obbligo, sono un pubblico ufficiale. Poi: "In gioco è la sicurezza nazionale. Se si dichiarano vaccinazioni la cui somministrazione non viene eseguita, i dati sono falsati".
"Era una condotta che andava denunciata innanzitutto perché non deontologica e anche per i contagi che poteva causare".Ci sarà un processo, Marco è pronto a dir tutto senza paura e con l'orgoglio di chi sa che sta difendendo il proprio paese e quanti, tra medici, infermieri e operatori sanitari, in questa guerra ci stanno mettendo l'anima. Chapeau".