Di Elsa Sapienza su Giovedì, 13 Giugno 2024
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

Mediazione civile e commerciale ed il beneficio fiscale del credito d’imposta.

 Con la riforma Cartabia si è finalmente riusciti a garantire un beneficio effettivo a coloro che decidono di tentare la via della mediazione civile e commerciale o che devono svolgerla perchè obbligatoria. Difatti, finalmente sono stati introdotti i benefici fiscali, che incentivando le persone, spingeranno a  cercare quando possibile una soluzione consensuale alle liti.

Innanzitutto è stato previsto lo stanziamento della somma di €. 51.821.400 annui, da versarsi sulla contabilità speciale n. 1778 "Agenzia delle entrate – Fondi di bilancio" (art. 20, co. 6 e 7, d. lgs. n. 28/ 2010 nuovo testo) quale provvista per la nuova disciplina.

Dal 30 giugno 2023 è divenuto operativo il raddoppio e cioè da €. 50.000 ad €. 100.000 del limite di valore della esenzione dall'imposta di registro del verbale di conciliazione.

Inoltre, la riforma ha finalmente riconosciuto che, in caso di accordo e per ogni centro di interesse, le parti godono di un credito di imposta sino a €. 600,00 e, nel caso di estinzione del giudizio a seguito della conciliazione, la possibilità del recupero del contributo unificato versato sino ad un massimo di €. 518,00.

 Ed ancora, la novità di poter far valere a tal fine anche il compenso corrisposto al proprio avvocato per l'assistenza nella procedura (co. 1, art. 20 cit.) ed il  riconoscimento del credito di imposta, seppur ridotto alla metà, anche in caso di insuccesso (co. 2, art. 20 cit.).

Il decreto attuativo è stato emanato il 1° agosto 2023 e ad esso ha fatto seguito il DM n. 150/ 2023, che ha determinato tra l'altro le nuove indennità, le nuove spese e le relative tabelle (Capo V, art. 28 e ss.).

L'anno 2024 si è inaugurato con la possibilità sino al 31 marzo 2024 di raccogliere le istanze depositate per ottenere il riconoscimento dei crediti maturati nelle procedure chiuse nel periodo dal 30 giugno al 31 dicembre 2023 e da far valere con la dichiarazione del 2024 per i redditi del 2023.

Per definire tutto, mancava soltanto il concreto riconoscimento di quanto maturato e cioè il provvedimento definitivo da far valere in detrazione nella dichiarazione dei redditi ormai in via di presentazione.

 Con il decreto del 24.04.2024 il Ministero della Giustizia ha decretato di riconoscere l'importo del credito d'imposta spettante a ciascun beneficiario, nel rispetto dei limiti indicati dall'art. 20, comma 2, del decreto legislativo n. 28 cit.

Segue un allegato A di 23 pagine, contenente l'elenco, una per una, delle istanze accolte e degli importi riconosciuti.

Finalmente, dopo oltre un decennio, oggi finalmente si può dire che la svolta c'è stata !

Altri analoghi decreti in pari data hanno poi riconosciuto crediti per il recupero del contributo unificato, per gli organismi di mediazione con riferimento ai casi di soggetti che hanno fatto ricorso al patrocinio a spese dello stato, per le procedure di negoziazione assistita.

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