Di Piero Gurrieri su Domenica, 06 Marzo 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Massimo, il tassista di Kyiv

"Ciao a tutti, mi chiamo Massimo, e sono partito da Torino un ora fa. Sto andando ai confini della Polonia, e dovrei essere a Lvov tra circa 20 ore. Posso anche spingermi più avanti fino a Ternopol o altre città che siano più o meno alla stessa distanza. I miei numeri di telefono sono +393317927675 +380503527555 +380681883905

Ho un pulmino come vedete in foto, con ufficialmente 9 posti. Ma in teoria se ci sono bimbi, posso caricare più di 9 persone".

"Il furgone mi è stato fornito dalla La Stampa di Torino, Specchio dei Tempi. Sarà questa fondazione, che si prendera cura di quelli che trasporterò, e si preoccuperanno di sistemarvi in Italia. Se a qualcuno interessa il mio aiuto, prego. Sui numeri che ho scritto, funziona viber o whatsapp. Considerato il momento, per favore scrive solo se interessati. Ovviamente il trasporto è gratuito".

 Lui, Massimo Orlando, un imprenditore italiano, piemontese ma a Kyiv da trent'anni, ha scritto un post su Facebook, gruppo "Italiani in Ucraìna". Era in Etiopia, è rientrato in fretta e furia, per riprendere la moglie e il figlio, rimasti in quell'inferno. Ha guidato come un pazzo, li ha raggiunti, condotti in Italia. Poi, però, ha pensato a ciò che aveva visto, a quella città martoriata che si era lasciato alle spalle. Kyiv è la mia casa, ha pensato, decidendo di tornare indietro, da solo. Specchio dei tempi, la Fondazione de «La Stampa», gli ha dato una mano, e quattro ruote, un pulmino di 9 posti, "ma se ci sono bimbi, anche di più".

Massimo ha raggiunto la sua destinazione, tra poco saranno in Italia. Dopo don Giuseppe, il "tassista di Dio" è toccato a lui "tassista di Kyiv" mostrare al mondo quanto può dilatarsi il cuore di un uomo.