Di Piero Gurrieri su Venerdì, 11 Marzo 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Marianna, è nata, vi benedica Dio

Marianna Podgurskaya, la conosciamo tutti, la stessa donna che fuggiva dall'ospedale di Mariupol bombardato dai russi. 

Marianna ha partorito una bellissima bambina, è tra le sue braccia. Il parto è il momento più sacro della vita di una donna, dell'umanità. È sospeso tra terra e cielo, si genera una vita, assicura la continuità del genere umano che, per molti versi, meriterebbe invece l'estinzione.

 Marianna non ha potuto vivere questo momento come tante altre donne, perchè sul "suo" ospedale è piovuta una pioggia di bombe; perché poi, nel malsano tentativo di nascondere la realtà, la propaganda russa si è mobilitata per dire che era una farsa, che la donna che scappava era una blogger - come se a una blogger fosse precluso mettere al mondo un figlio - e altre amenità simili. Al punto da indurre Facebook a inserire sotto quei post una didascalia: "Questo link potrebbe essere controllato da un editore vicino al governo russo".

Per non parlare della complicità di autorità come l'ambasciatore russo a Roma - che se fossi al posto del ministro degli Esteri Gigi Di Maio, rispedirei a casa con biglietto di sola andata - e dei soliti "negazionisti" ora quasi tutti amici di Putin. Da scienziati e virologi, si sono riciclati in diplomatici, storici, esperti di politica e di diritto internazionale. Talmente innamorati della Russia e del suo Life Style, che mi chiedo cosa ci facciano ancora qui tra noi. Che lo facciano questo bel salto.

 Che bello sarebbe se la guerra fosse una fake news, se Marianna fosse un'attricetta, se l'armata rossa invece che bombe distribuisse tulipani e coroncine da Rosario. Purtroppo non è così, e solo questi bambini che nascono ci aiutano a mantenere un filo aperto con la speranza. Sii allora benedetta, splendida bambina dal nome ignoto, sia benedetta tua madre e il tuo popolo, sia benedetta la vita ❤