Mabel e Iris sono due sorelline, hanno 8 anni. Sono nate lo stesso giorno, gemelle soprattutto nella capacità di amare. Sono irlandesi, la loro città, Limerick, la chiamano "dei coltelli". Storia segnata da guerre e assedi. Chissà se è anche per questo che quando la maestra della Model School di O'Connell Avenue, parla in classe della guerra in Ucraina, delle sofferenze che stanno vivendo in quel lontano paese adulti e bambini, le piccole non riescono più a pensare ad altro. Dobbiamo far qualcosa, si dicono a scuola, a casa.
Mabel, io non ho niente, solo poche monetine. Iris, io soldi ne ho tanti, me li ha portati l'altra notte la fatina dei denti. Insieme, quei soldini sono un tesoro, insieme a quelli del resto della classe, il nostro è un tesoro ancora più grande. Iris e Mabel aprono la danza della solidarietà, l'amore lievita. Mabel dice è giusto scrivere una letterina per i bambini dell'Ucraina, comincio io: "Mi dispiace per la guerra. Non vengo dalla Russia, vengo da Limreak. Spero che la maggior parte di voi sopravviva. I soldi che ti ho dato erano tutti miei. Adoro Iris. Guarisci presto".
Lesia è più grande, fa parte del parlamento dell'Ucraina. Questa letterina mi commuove, riesco a provare gioia anche in tempo di guerra, la letterina fa ora il giro del mondo.
In tanti chiamano Iris e Mabel, chiedono loro il nome della fatina benefattrice, cosa pensino della guerra. "Putin sta facendo la cosa sbagliata" dice Mabel. "In realtà è molto ingiusto perché l'Ucraina non ha fatto nulla, ed è solo molto, molto triste". Poche parole, forse perchè sono troppo piccole per capire di politica, forse perchè non c'è molto altro da aggiungere. Se ci fossero donne e bambini alla guida delle nazioni, non ci sarebbero più guerre. Sicuro.