Di Piero Gurrieri su Mercoledì, 09 Marzo 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Leopoli, il Crocifisso sotto le bombe, il Calvario dei fedeli

 Un'immagine davvero straordinaria, destinata a rimanere impressa nei libri di storia. Questa foto è stata scattata ieri a Leopoli, assediata dai tank russi, con decine di migliaia di persone costrette alla fuga.

 Prima di lasciare la città, i fedeli sono entrati nella loro Cattedrale armena, si sono caricati in spalla il Cristo Crocifisso, uno dei simboli della chiesa armena e tra le opere sacre più venerate dal popolo cristiano, e l'hanno portato fuori dalla Cattedrale perchè fosse custodito in un luogo segreto, e così sottratto alla razzìa o a gesti blasfemi dell'esercito russo.

Pensate. L'ultima volta che lo avevano fatto era stato settant'anni fa, per metterlo al riparo dalle bombe di Hitler, dai violenti bombardamenti nazisti della Seconda Guerra mondiale, cui fecero seguito anche la deportazione e l'omicidio del prroco della Cattedrale Dionizy Kajetanowicz.

 Mentre a Mosca il patriarca ortodosso Kirill, in ottimi rapporti con Putin, si congratula con il Cremlino, giustifica l'invasione russa e dileggia Papa Francesco, sono loro, i cristiani dell'Ucraina, ad offrire una straordinaria dimostrazione della loro fede.