Di Piero Gurrieri su Domenica, 20 Marzo 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Carla, sedici anni e un sogno

 Lei è Carla, è nata e vive in una piccola Città della Sicilia, Favara. Ha 16 anni, e un sogno: aiutare le donne i bambini dell'Ucraina, da quando è iniziata la guerra lei non riesce a pensare ad altro.

 Chi ha fede come un piccolo granello può far spostare le montagne, Carla ci crede così tanto che fa il miracolo. Parla con i genitori fantastici che ha, che l'assecondano subito; parla con gli amici, con alcune associazioni del suo paese, se li ritrova tutti accanto. Una raccolta, i primi 12 mila euro, un bus con la scritta "Favara for Ukraine" che parte per Lublino, terra di confine, dolore, riparo e ris atto. Un lunghissimo percorso, decine di bambini e donne sono ora dall'altra parte del mondo, in Sicilia. Accolti con calore, come a casa. Come solo i Siciliani sanno fare.

 Chi ha fede come un piccolo granello può far spostare le montagne, Carla ci crede così tanto che fa il miracolo. Parla con i genitori fantastici che ha, che l'assecondano subito; parla con gli amici, con alcune associazioni del suo paese, se li ritrova tutti accanto. Una raccolta, i primi 12 mila euro, un bus con la scritta "Favara for Ukraine" che parte per Lublino, terra di confine, dolore, riparo e ris atto. Un lunghissimo percorso, decine di bambini e donne sono ora dall'altra parte del mondo, in Sicilia. Accolti con calore, come a casa. Come solo i Siciliani sanno fare.

Tutti cercano Carla, che è ancora una bambina ma pronuncia parole da adulta: "Mi riempie il cuore di gioia vedere che tante persone hanno creduto in questa iniziativa; Favara ha un cuore grandissimo, lo abbiamo dimostrato". Florinda è la mamma di Carla. Gemelle nel cuore. Ha ascoltato il suo desiderio, ha lasciato ogni cosa, è salita per prima sul bus, la missione l'ha studiata, e guidata lei. Dice parole meravigliose: "Ho tatuato nel mio quadernetto che 'da un piccolo gesto d'amore nasce un seme infinito e questo è il seme infinito che ha generato Favara". Che bello, anche pensare che ci sia una relazione con il nome. Fawwāra (in arabo: ﻓﻮﺍﺭة‎) "Polla d'acqua che sgorga, gorgogliando, con impeto". Omen nomen. Grazie a Florinda e ad Andrea, a questa Città che si è mobilitata, 53 persone potranno guardare al futuro con speranza, e in attesa di tornare a casa, abitare in un luogo meraviglioso, a due passi dalla Valle dei Templi. Quanto a Carla, fossi il Sindaco di Favara, scriverei subito a Sergio Mattarella. C'è da premiare la più bella gioventù italica "Alfiere della Repubblica il suo nome". Una siciliana, dieci anni fa, è stata la prima Isolana a vincerlo. Carla sì, se lo meriterebbe.