Di Giovanna Cascone su Sabato, 08 Settembre 2018
Categoria: Itaca

La Panchina Rossa

Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che hai subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che avete tarpato, per tutto questo: in piedi signori, davanti ad una signora! Oggi le parole dell'illustre poeta William Shakespeare rimbombano nella sua estrema attualità e non è un caso che vengano pronunciate in occasione di eventi legati alle campagne di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, organizzate dalle associazioni di tutto il mondo. Un attivismo che fa onore anche al nostro Paese, in prima linea da Nord a Sud contro ogni forma di violenza, pronto a mobilitarsi per dire No alla Violenza sulle Donne. Ricordiamo la Passeggiata di fine agosto contro la violenza sulle donne presso il Lungomare di Scoglitti e un evento ancora più recente, svoltosi il 5 settembre scorso nella stessa frazione marinara, con la ricollocazione della Panchina Rossa, rubata qualche tempo fa da ignoti. Un gesto indegno compiuto forse da vandali o da chi non ha condiviso il significato profondo della Panchina Rossa: segno tangibile dell'assenza di tante donne morte per mano di un uomo che sosteneva di amarle. L'idea, nata dall'associazione Il Filo di Seta, è stata accolta con grande entusiasmo dall'allora Amministrazione comunale Moscato che ha voluto condividerla con le associazioni presenti sul territorio impegnate nella tutela delle donne. Poco dopo la panchina scomparve e solo qualche settimana fa è stata ritrovata. Ora su proposta dell'associazione Il Filo di Seta è stata sistemata nel luogo originario ed è stata affissa una targa con su scritto – Basta Violenza sulle Donne -. Un passaggio per nulla scontato, autorizzato dai commissari del Comune di Vittoria, particolarmente sensibili alla tematica, così come dovrebbe essere in ogni comune italiano. Ogni città d'Italia dovrebbe avere un simbolo che ricordi quanto male viene fatto alle donne dai propri mariti, fidanzati o compagni, senza dimenticare quelle  violenze che vengono compiute nelle strade,

nelle spiagge o in qualsiasi altro luogo pubblico o privati da ignoti, e non, che non accettano un NO, arrogandosi il diritto di abusare di loro senza alcun ritegno. Vittoria, ricollocando la Panchina Rossa nella piazzetta Sorelle Arduino a Scoglitti, ha ribadito, a testa alta, il suo NO alla Violenza sulle Donne. Lo ricorda la presidente dell'associazione, Rosa Perupato, nel discorso tenuto in occasione della ricollocazione della panchina. L'associazione Il Filo di Seta – commenta – da sempre è impegnata nella prevenzione contro la violenza sulle donne con iniziative di vario genere, dal supporto psicologico e legale a quello strettamente legato alla necessità di trovare un rifugio. Non manchiamo di organizzare eventi, convegni e incontri nelle scuole per cercare di porre l'attenzione su un tema così scottante cercando di diffondere la cultura della non violenza. Adesso, avendo avuto l'occasione di recuperata la Panchina Rossa, che era stata portata via da mani incivili, l'associazione ha chiesto l'autorizzazione a riposizionarla nello stesso luogo, con una targa che ne indica il significato. La Panchina Rossa - precisa- è un segno tangibile dell'assenza di tante donne morte per mano di un uomo che diceva di amarle. La sua collocazione in un posto pubblico serve per sensibilizzare la cittadinanza a questo triste fenomeno. La manifestazione si è svolta con semplicità ed ha visto la presenza di tante donne e uomini appartenenti ad altre associazioni, sensibili a tale tematica. A fare da cornice alle iniziative estive di questa associazione del Sud Italia, impegnata a piene mani nel cercare di diffondere la cultura della non violenza al fine di far germogliare il seme della parità e del rispetto reciproco, sono i giovani con il loro impegno. Non è un caso che la scuola, ancora oggi, venga considerata fucina per forgiare menti improntare alla giustizia, alla legalità, alla non violenza, al rispetto e alla parità di genere.  

A questo proposito mi preme sottolineare due iniziative promosse a livello nazionale da Toponomastica Femminile: il concorso nazionale Sulle vie della parità giunto alla VI edizione, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società; il convegno nazionale On the Road – viaggiatrici, migranti, pendolari, frontalieri – che si terrà dall'11 al 14 ottobre in Lombardia, tra Lodi e Melegnano. È un corso di formazione rivolto ai docenti di ogni ordine e grado. Il concorso nazionale Sulle vie della parità ha il merito di mettere in luce, attraverso ricerche e produzione di lavori, il ruolo svolto dalle nostre antenate nel passato, il contributo offerto allo sviluppo sociale, economico e culturale e di proporre alle amministrazioni comunali di dedicare strade e piazze a queste figure al fine di ridurre il gap di genere nella toponomastica e valorizzarne il valore nella costruzione della società. A Vittoria, negli anni, circa quattordici strade sono state intitolate a donne illustri che si sono distinte per il loro impegno sociale, economico e culturale per volere dell'associazione Il Filo di Seta. In totale, tra Vittoria e Scoglitti, sono trentanove le strade intitolate a donne.