Di Giuseppe Pelligra su Giovedì, 21 Giugno 2018
Categoria: Business

La matassa del 730 precompilato

E' in scadenza entro il 23/07/2018 il modello 730 precompilato da presentare tramite il sito dell' Agenzia delle Entrate, che anche quest'anno divide e accende gli animi. Disponibile dal 16 aprile scorso sul sito dell'Agenzia dell'Entrate per 30 milioni di italiani. Quest'anno sono 925 milioni i dati inseriti tra spese sanitarie, ristrutturazioni edilizie, premi assicurativi, spese universitarie. Tra le novità di quest'anno, le rette degli asili nido. Dal 2 maggio e' stato possibile accettarlo, modificarlo e inviarlo. Il precompilato come ce lo raccontano i Mass Media pare il baluardo della semplificazione fiscale.

Ma è davvero così?

I contribuenti che potranno presentare la dichiarazione dei redditi 2018 con il modello precompilato sono i lavoratori dipendenti e i pensionati, ai quali si ricorda viene in ogni caso da la possibilità di avvalersi del 730 ordinario in formato cartaceo.

Di particolare rilievo sono le novità che interesseranno i contribuenti: nuovi oneri e spese saranno inseriti nella dichiarazione precompilata, tra cui le spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi, i contributi detraibili versati alle società di mutuo soccorso e, se comunicate in quanto l'invio è facoltativo, le erogazioni liberali effettuate nel corso del 2017.

Alle nuove spese inserite nel modello 730 precompilato si aggiungono i dati già presenti negli scorsi anni:

Inoltre, sono presenti anche gli oneri detraibili sostenuti dal contribuente e riconosciuti dal sostituto, riportati nella Certificazione Unica, nonché quelli ricavati dalla dichiarazione dello scorso anno che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali (per esempio, le spese per ristrutturazioni edilizie o risparmio energetico).

Rileva l' Agenzia delle entrate che come ogni anno, sono numerosi i vantaggi di chi presenta il 730 precompilato, primo tra tutti la possibilità di aver già compilata la sezione dedicata ai redditi percepiti nonché ad alcune spese che è possibile portare in detrazione fiscale.

Pur nonostante cio' pero', dal successo vantato dall' Agenzia delle Entrate sulle innumerevoli consultazioni on line della propria dichiarazione dei redditi da parte dei contribuenti, semplice curiosita' , sono emerse una valanga di " inesattezze " o qualsivoglia carenze di dati, dettati da un probabile malfunzionamento del sistema di invio telematico,che per parecchi non haconsentito di operare correttamente per una esatta elaborazione della propria dichiarazione dei redditi.

Gli stessi contribuenti pertanto, sono stati costretti a rielaborare o farsi rielaborare tramite i centri fiscali autorizzati una nuova dichiarazione completa dei dati mancanti ( spese sanitarie sostenute e non rilevate, altri redditi percepiti, crediti anni precedenti ect. ).

Speriamo che andrà meglio l'anno prossimo.

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