Di Giovanna Cascone su Domenica, 08 Marzo 2020
Categoria: Itaca

La Giornata internazionale della donna ai tempi del Codiv-19

La festa internazionale della donna ai tempi del Codiv-19 impone ampie riflessioni, ma anche assunzione di responsabilità e l'essere consapevoli che la lotta per l'affermazione piena dei diritti delle donne non si può arrestare a causa di un virus che sta mettendo in ginocchio l'intero pianeta. Città trincerate, scuole e luoghi pubblici chiusi, eventi e manifestazioni annullati. Un intero Paese in stand by, una conta giornaliera di contagi preoccupante e il dilagare del panico. Tutto questo non può, in ogni caso, fermarci. Per questo motivo, in occasione dell'8 marzo, ovvero della Giornata internazionale delle donne,  c'è chi ha avuto l'idea di creare sulla chat di whatsapp i gruppi "8 Marzo" per ricordare a tutte le donne che anche in tempi grigi come quello attuale una ricorrenza di tale portata non può essere dimenticata. Questo vuol dire pensare positivo, seppure con piccoli gesti. Un modo, dunque, per riportare alla memoria le battaglie sociali, economiche e politiche portate avanti negli anni, non dimenticando le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. A Vittoria, intanto, Rosa Perupato, presidentessa dell'associazione "Il Filo di Seta", oltre a condividere una sua personale riflessione, in occasione della Giornata internazionale della donna, insieme alle socie, rende omaggio ad una “Donna speciale”, una nonnina vittoriese che compie 104 anni, con un bouquet di fiori che le sarà recapitato nella mattinata di oggi. Nel lungo e intenso pensiero di Rosa Perupato c'è posto per il lavoro encomiabile dei sanitari, dei docenti, dei genitori ed, aggiungerei, in particolare delle mamme, quindi delle donne, su cui ricade il peso di un'emergenza che impone di triplicare gli sforzi quotidiani perché al consueto casa-lavoro si aggiunge quello di trovare un'adeguata sistemazione della prole in luoghi sicuri, lontani da contagi con spese non indifferenti poiché non tutti hanno la possibilità di avere i nonni a portata di mano. “Le mie riflessioni sull'attuale situazione - commenta Rosa Perupato - sono tante perché abbracciano vari campi, nessuno è esente dagli effetti di questo virus. Pur nella drammaticità di ciò che sta accadendo ovunque, vengono fuori degli aspetti positivi che mi sembrano sprazzi di luce che si accendono qui e là come a voler dare speranza". 

“Mi riferisco agli apprezzamenti per il lavoro dei sanitari che si stanno spendendo notte e giorno per fronteggiare situazioni inimmaginabili; per gli insegnanti dei quali si sta comprendendo l'alto valore socio-educativo che ciascuno rappresenta; alla riscoperta del tempo da trascorrere insieme genitori e figli, inventando nuovi giochi, attività”. Quindi Rosa Perupato elenca diversi pro, ma anche tanti contro, ad una situazione che speriamo di archiviare il prima possibile. “Naturalmente - aggiunge -  tanti sono gli aspetti negativi che si stanno ripercuotendo oltre che sulla salute, sull'economia e sui rapporti sociali. Come insegnante non mi preoccupa il fatto di cambiare gli strumenti didattici o l'inventarmi nuove strategie, ma la mancanza dei rapporti umani, personali con gli alunni. L’uso di strumenti tecnologici, le lezioni inviate con whatsapp o le video lezioni sono fredde e annullano quell'intesa costruita giorno per giorno, con fatica, ma anche con tanto amore”.

La presidente del Filo di Seta fa presente che quanto detto “vale anche per tutte le altre attività associative che sono state annullate per sicurezza e che creano diffidenza fra le persone quando ci si incontra inaspettatamente”. “Come donna, mamma e insegnante - precisa - sto vivendo un periodo molto triste perché mi rende forzatamente inattiva, asociale. Spero con tutto il cuore che questo virus venga debellato al più presto per ritornare alla normalità non dimenticando ciò che di positivo ci ha insegnato”.