Firmato al Viminale, il 29 maggio scorso, dal Vicepresidente del Consiglio Nazionale Forense, Francesco Napoli; dal Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Giulio Biino; dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio; dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, alla presenza del Prefetto Annunziato Vardé, Direttore dell'Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia, un protocollo quadro diretto ad istituire un osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei professionisti appartenenti agli ordini firmatari.
Obiettivo dichiarato dell'osservatorio (presieduto dal Vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, Direttore Centrale della Polizia Criminale e composto sia da rappresentanti delle Forze di polizia che da ciascuno dei tre Ordini Professionali firmatari) sarà quello di monitorare gli episodi intimidatori compiuti nei confronti degli avvocati, dei commercialisti e dei notai, chiamati a svolgere funzioni sussidiarie delle Autorità giudiziarie e indipendenti.
Più nel dettaglio, l'Osservatorio, anche su segnalazioni provenienti direttamente dagli Ordini, provvederà al rilevamento ed all'analisi delle condizioni in cui operano i professionisti e degli episodi intimidatori collegabili alle funzioni sussidiarie della Pubblica amministrazione, che gli stessi siano tenuti a svolgere sulla base di incarichi ricevuti dall'Autorità giudiziaria o altra Autorità amministrativa.
Nel caso in cui dal monitoraggio emergano situazioni che presentino profili di criticità, l'organismo provvederà a segnalarle alle competenti Autorità di Pubblica Sicurezza per l'adozione degli interventi ritenuti necessari.
"Il protocollo", ha affermato Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, "non solo valorizza il profilo pubblicistico delle professioni coinvolte, particolarmente esposte alle ritorsioni della criminalità, ma permette anche il monitoraggio del fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli iscritti al nostro Albo.
Le pesanti intimidazioni che colpiscono i professionisti portano allo scoperto una realtà professionale in cui lavorare con diligenza, come prescrive la legge, è diventato pericoloso dal momento che spesso i commercialisti sono oggetto di ripetute minacce a causa dei compiti e delle funzioni sussidiarie che svolgono per la Pubblica amministrazione ai fini della tutela dell'interesse pubblico".