Di Piero Gurrieri su Lunedì, 09 Maggio 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Aldo Moro, in ricordo di un Gigante

 "Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi".

Parole di Aldo Moro, professore di diritto, politico e statista. Tra i più grandi che abbiano calcato la scena politica in questo paese.

Mi chiedo che cosa sia rimasto della sua lezione, quale sia il coraggio di chi è oggi protagonista, quale la dignità, il senso delle istituzioni, se siano pensate come il luogo del servizio oppure se siano rimaste la terra della conquista, da piegare agli interessi dei potenti di turno. Compresi quelli oltremare e oltrecortina.

 Mi manchi, Aldo, tu che sei stato un Gigante - e da Gigante te ne sei andato, riuscendo perfino a mettere su carta straordinarie parole d'amore per i tuoi cari mentre scendeva la notte sulla tua vita - in una terra popolata adesso da nani. Tu che ci hai insegnato che chi assume sulle proprie spalle l'onere, perché non solo di onore si tratta, di servire lo Stato e le sue istituzioni, è tenuto non solo a non rubare, ma ad isolare chi ruba; non solo a conoscere la Costituzione, ma a viverne i principi; non solo a scegliersi buoni collaboratori, ma a studiare, a evitare luoghi comuni, a capire che è responsabile della vita e del futuro di milioni di persone, molte delle quali sono ai limiti.

 Ma l'insegnamento essenziale che ci hai dato, Aldo, come ricordava un Tuo allievo, Valter Mainetti, è stato il rispetto dell'altro, la considerazione che ciascuno doveva avere nei confronti del prossimo, e poi la dedizione, il senso del dovere e della precisione, ed ancora la coerenza tra il pensiero e l'azione. "A chi voleva avvicinarsi alla politica e gli chiedeva un consiglio diceva: "Mi raccomando, dovete prima formarvi professionalmente, poi quando la politica vi chiamerà, anche se diventerà la parte più impegnativa della vostra attività, potete anche ridurre la professione, ma non abbandonatela mai". E infatti lui, anche da ministro, non lasciò mai l'Università.

Ecco, Professore, Tu ci manchi, non da ora. Ci manchi da tanti anni, e continui a mancarci adesso. Ci auguriamo che il timone della Repubblica, e delle nostre Comunità, possa essere sempre retto da persone che amino i loro simili, e la pace; e che, sia pure da lontano, e per approssimazione, possano assomigliarTi un pò.

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