Di Rosario Antonio Rizzo su Sabato, 26 Dicembre 2020
Categoria: Di Libri di altro

Il Religioso, Papa Francesco, e l’Agnostico “pio”, Carlo Petrini, si incontrano “Sull’ecologia integrale”

Papa Francesco, da quando è stato chiamato al Soglio Pontificio, il 13 marzo 2013, ha dato una svolta alla Chiesa cattolica, in un momento particolare in cui ogni giorno venivano denunciati scandali di ogni tipo: dagli abusi sessuali su minori, antichi e recenti, alle malversazioni di cardinali e vescovi dediti più alla "bella vita" che ai problemi degli "ultimi".

Momento particolare contrassegnato anche, tra l'altro, dalle dimissioni improvvise da papa Benedetto XVI, favorite dalle "Anticipazioni Vatileaks" presenti nel saggio dossier di Gianluigi Nuzzi :"Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI", pubblicato nel 2012.

E non è un caso che, non appena papa Francesco manifesta la sua volontà di fare pulizia, si trova tra i fuochi incrociati da tutte le lobby: economico-finanziarie, vaticane e mondiali con personaggi "poco raccomandabili".

Carlo Petrini è un gastronomo, sociologo, scrittore e attivista italiano, fondatore dell'associazione Slow Food, di cui è Presidente internazionale e che a Bra, in Piemonte, ha fondato l'Università eno-gastronomica, secondo i principi di Slow Food per un cibo "buono, pulito e giusto". Un cibo dal sapore genuino e gradevole; senza concimi chimici che, oltre a rovinare ed impoverire l'ambiente, distrugge i nostri intestini;  in grado di permettere ai produttori di vivere dignitosamente. Su questo argomento Carlo Petrini ha scritto, una quindici anni fa, un libro, "Buono pulito e giusto" per le edizioni Giunti, che lo stesso Petrini ha definito "… un libro che ha l'ambizione di sviluppare idee, accrescere consapevolezza e suscitare passioni". Libro che ispirò il Movimento Terra Madre. E ancora oggi di grande attualità. 

I nostri lettori ricorderanno, forse, una recensione, sull'enciclica sociale di Papa Bergoglio "Laudato sì", del 2015 in cui così' iniziava:

1. «Laudato si', mi' Signore», cantava san Francesco d'Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l'esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: «Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba».

2. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c'è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell'acqua, nell'aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c'è la nostra oppressa e devastata terra, che «geme e soffre le doglie del parto» (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora".

In quell'occasione papa Francesco rendeva noto che l'Enciclica non era stata scritta solo da lui, ma che aveva tratto : "… ispirazione da molti scienziati, studiosi, filosofi impegnati sui temi della sostenibilità: fra questi Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e ispiratore del movimento di Terra Madre". Dal Papa Francesco definito "agnostico pio"

Ed ora abbiamo questo libro, Carlo Petrini, "Terra futura, dialoghi con Papa Francesco sull'ecologia integrale", Giunti editore. Interessantissimo non solo per le analisi dello stato attuale dell'Ambiente, sulla biodiversità, sullo sfruttamento dei produttori da parte delle lobby nazionali ed internazionali, ma sull'impoverimento generale della natura e di grandi fasce della popolazione mondiale.

La prefazione è affidata a mons. Domenico Pompili , giovane vescovo di Rieti, che mette in evidenza l'importanza dei "Dialoghi per la Terra". Una crisi, di cui se ne parla da diversi decenni , senza che la politica abbia mai avuto il tempo di prendere quelle misure che ne ritardassero lo stato pre-comatoso in cui ci troviamo oggi.

Afferma mons. Domenico Pompili: "La crisi ecologica della Terra è la crisi della civiltà tecnico-scientifica e costituisce il capo d'accusa fondamentale a uno dei miti del nostro tempo: il progresso. In particolare, è messo in crisi quel modello demagogico che ha avuto come esito non solo l'accentuazione del divari tra Nord e Sud del mondo, ma più radicalmente la dequalificazione della vita umana. La questione ecologica diventa così la 'cifra' del disagio in cui versa l'umanità".

Ricchissima la bibliografia e le citazioni di Autori presenti in questa dotta Prefazione da Jürgen Habermas sociologo, filosofo, politologo, epistemologo ed accademico tedesco, tra i principali esponenti della Scuola di Francoforte, a Francesco Bacone, a Renato Cartesio filosofo e matematico francese, ritenuto fondatore della matematica e della filosofia moderna; da Papa Paolo VI a Papa Giovanni Paolo II, solo per indicarmi alcuni.

Il libro si divide in tre Parti. La Prima parte contiene "Tre dialoghi" tra Papa Francesco e Carlo Petrini, avvenuti il 30 maggio 2018, il 2 luglio 2019 e il 9 luglio2020.

Nella seconda parte si affrontano "Cinque temi" : "Biodiversità". "Dall'Esortazione apostolica", "Querida Amazzonia (2020)", Un sogno culturale", "Un sogno ecclesiale".

Sono presenti, inoltre, temi di "Economia", di "Migrazioni", di "Educazione" e di "Comunità".

Testi di alto profilo culturale e di palpitante umanità che contiene, tra sogni e realtà, una via d'uscita affinchè le future generazioni non siano figli del nostro disinteresse, molte volte, perfino omertoso, nei confronti di un'ecologia a misura d'ambiente e a misura d'uomo. 

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