Il pensiero unico è il riflesso della globalizzazione sul piano delle idee e dei comportamenti.
La visione del mondo è connessione e relazione, come logos e mythos, polis e religio, amore e amicizia; genera attività spirituale, suscita il pensare e l'agire che connotano la nostra umanità.
È intelligenza del reale.
Dalla visione del mondo sorge la linea di confine che tracciò Dante tra i bruti e chi segue virtù e conoscenza. Anche la brutalità evolve col tempo. Si può viver come bruti pur navigando in borsa e maneggiando l'iPad.
Il bruto, nota Vico, non si muove di sua iniziativa ma è mosso, soggiace a stimoli esterni, è eterodiretto, non decide ma è determinato dai suoi impulsi o pulsanti, programmato come un automa (Marcello Veneziani in Il grigio pensiero unico che uccide la nostra civiltà, del 15 gennaio 2017).
È di questi giorni la virulenta polemica tra il Governo e il Presidente dell'INPS Tito Boeri.
Tito Boeri è un tecnico che ha criticato i governi precedenti ed è critico, sulla materia pensionistica, nei confronti del Governo attuale.
Si vada a rileggere il suo "Non per cassa ma per equità" in tema di riforme pensionistiche.
Il pensiero unico è il nemico della democrazia.
Il tecnico va contrastato con argomenti tecnici ma certamente non va eliminato.
Gli Yes Man sono i veri nemici della democrazia e di Tito Boeri si potrà dire tutto dal punto di vista tecnico ma non che sia stato o sia un Yes Man.
Per andare avanti abbiamo bisogno di questi uomini, non dei corteggiatori del potere.