Nel 2017 le 19 Casse privatizzate registrano un attivo patrimoniale pari a 78.737.788.793 Euro.
Dei 78 miliardi di attivo, il valore degli investimenti diretti è pari a 61.249.136.220 mentre la quota di gestione indiretta realizzata tramite mandati di gestione ammonta a 17.488.652.578.
Gli investimenti diretti avvengono senza il decreto investimenti ma seguendo il codice di autoregolamentazione che l'ADEPP si è dato e che tutte le Casse hanno condiviso.
L'iscrizione alle Casse da parte di 1.655.032 professionisti è obbligatoria.
Il decreto investimenti predisposto dal MEF è pronto da anni ma non va in Gazzetta Ufficiale.
Come ha sottolineato il MEF al Consiglio di Stato, richiesto del proprio parere, nell'adunanza di sezione dell'11 febbraio 2016, «il decreto intende tracciare un quadro di riferimento prudenziale entro cui gli Enti previdenziali interessati possano perseguire gli assetti che ritengono ottimali nell'investimento del proprio patrimonio, con il fine contestuale di garantire un'adeguata tutela degli interessi degli iscritti a fronte della contribuzione obbligatoria da questi ultimi effettuata».
L'intero impianto del regolamento si muove sostanzialmente nel solco di principi ispirati al concetto di gestione prudenziale delle risorse e di sana amministrazione, nonché di elevata professionalità degli operatori per ottimizzare il rapporto reddittività – rischio anche mediante specifiche restrizioni e limiti quantitativi degli investimenti in taluni servizi, sempre con l'obiettivo di diversificare l'impiego delle risorse e di ridurre il rischio.
Lo schema di decreto è stato sottoposto a consultazione pubblica e ha ottenuto il concerto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con nota del 03.12.2015, e il parere della COVIP, con nota del 28.05.2015, nonché quello dell'ANAC.
Osservazioni positive anche da parte del Consiglio di Stato nell'adunanza di sezione dell'11.02.2016.
Pur tuttavia il decreto investimenti non è ancora stato trasmesso in Gazzetta Ufficiale per la sua pubblicazione.
Il perché ce lo spiega il Presidente ADEPP: «Ci siamo già dotati di un Codice di autoregolamentazione sugli investimenti, sulla possibilità di un decreto non sono d'accordo in quanto questo creerebbe delle rigidità inappropriate per chi, come noi, deve muoversi in base alla velocità del cambiamento».
A questo punto delle due l'una: o il decreto investimenti viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale o dovrà essere rivista l'obbligatorietà dell'iscrizione alle Casse di Previdenza dei professionisti: tertium non datur.