In questa nuova era digitale i giovani hanno uno spazio particolare (la rete) per informarsi, comunicare, condividere ed esprimersi. Cellulari, smartphone, tablet, portatili sono oggetti utili, che rendono più facile l'accesso a dati e relazioni digitali, ma da cui diviene sempre più difficile separarsi. La rete, le chat, i blog, le community, i social sono luoghi frequentati da moltissimi giovani.
Continuano a nascere nuove funzionalità, nuovi gruppi, nuovi modi di comunicare, che talvolta fanno dell'anonimato, della velocità di comunicazione, della possibilità di non lasciare tracce, di non esporsi fisicamente, di non assumersi tutta le responsabilità delle proprie parole.
Il timore di qualcosa che non si conosce può peraltro indurre ad una demonizzazione eccessiva di uno strumento che dipende, come sempre, dall'utilizzo che ne viene fatto.
Questo può portare al rischio di perdere o di sottovalutare le opportunità che il web offre, se utilizzato nel giusto modo. Nell'era digitale infatti la relazione genitori-figli è ancora più complessa e comunicare è diventato più difficile rispetto al passato, come se Internet fosse un nuovo interlocutore.
Il mondo online spesso ci assorbe e ci dissocia dalla realtà, oltre che da chi ci circonda; la vita online fornisce una gratificazione immediata che ci fa ottenere subito quello che vogliamo, dalla ricerca di notizie, alla visione di immagini che ci interessano e ci fa divertire tramite i social network, premiandoci quando raggiungiamo nuove competenze, come accade ad esempio nei videogiochi; se, però, questa ricerca di piacere immediato diventa eccessiva, sopraggiungono disagio e malessere, una situazione che può colpire sia gli adulti che i ragazzi. Questi ultimi infatti trovandosi in una fase particolare (quella della crescita) sono molto vulnerabili.
L'uso delle tecnologie influenza in maniera determinante la loro educazione, le dinamiche di relazione con i genitori e la qualità dei legami familiari. Quello a cui assistiamo è, infatti, un cambiamento importante dello stile di vita degli adolescenti, il quale non può essere ostacolato ma che, al contrario, deve essere adeguatamente supportato da famiglie ed educatori in generale.
È un compito che spetta in primo luogo ai genitori, rappresentando il punto di riferimento per il minore in caso di bisogno. I bambini e i ragazzi, infatti, nelle loro stanze si connettono ad internet sempre più attraverso smartphone o console di gioco rendendo così la connessione solitaria, con maggiori difficoltà di controllo. Quello che un adolescente vive nel mondo online è per lui reale, in termini di vissuti, emozioni, conseguenze e responsabilità delle sue azioni.
I pericoli noti sono il cyberbullismo e la dipendenza dai videogiochi. Questo accade perché, quasi ogni giorno, vengono rilasciati e utilizzati dai ragazzi nuovi giochi online, chat sconosciute, filtri per la modificazione corporea, applicazioni e numerosi social network senza che i genitori possano avere il tempo di conoscerli tutti. In conclusione, in questa fase di crescita così importante il ruolo chiave lo giocano i genitori, che devono essere abili nell'accompagnare l'adolescente nel giusto modo, senza però privarlo di questi svaghi, mettendo sempre in guardia il bambino dei possibili rischi.