Flavia, un viso d'angelo, non a caso ha salvato un bambino. Un giorno come tanti altri, alla primaria dell'Istituto comprensivo Perugia 13 di Ponte Valleceppi. "Eravamo in classe, durante la ricreazione" è lei a raccontare al Corriere dell'Umbria. "Gli alunni stavano facendo colazione. A un certo punto l'ho notato: il bambino era diventato blu, non respirava più. I compagni non se ne erano accorti. Ho chiesto subito a voce alta i soccorsi ma bisognava fare in fretta e così mi sono avvicinata, mi sono accosciata l'ho messo a pancia sotto appoggiandolo sul mio ginocchio, gli ho dato quattro colpi tra la schiena e il collo. Con vigore. Al quarto colpo dalla sua bocca è uscito un pezzo di merendina. Ha ripreso a respirare. Io mi sono messa a piangere, pensavo di avergli rotto qualche costola. E' stato il padre dell'alunno, dopo, che mi ha fatto tornare lucida: 'L'importante è che sia vivo, tu gli hai salvato la vita' mi ha detto. Per fortuna sono stati fatti tutti i controlli e sta bene".
Flavia è la sua insegnante, ma ha preso il coraggio a due mani, e ha fatto il miracolo. Con una manovra - disostruzione pediatrica - che nessuno le aveva insegnato, ma che aveva vista, pensate, in TV su Gray's anatomy. "E stata una delle giornate più incredibili della mia vita. Solo ora mi rendo conto, con ancora le gambe che tremano, che in momenti così urgenti siamo capaci di estrapolare nel cassetto della nostra memoria qualsiasi cosa che ci permetta di intervenire".
Flavia Napolitano merita un monumento, perchè chi salva una vita è come se salvasse il mondo intero. Che, ed è amaro pensarlo, intanto costruisce armi e si dedica alla guerra.
Grazie, Flavia, sei una gran donna e una superba insegnante ❤