L'arrivo di Cristiano Ronaldo nel club Juventino ha riacceso l'attenzione sul regime fiscale, definito dei "Paperoni", introdotto con la Legge di Stabilità 2017.
Si tratta di un regime che non punta tanto sul pagamento delle imposte sui redditi esteri, bensì sulla possibilità di immettere liquidità nel sistema economico Italiano in modo da rilanciare i consumi e creare le condizioni affinché altri possono produrre reddito e pagare le tasse.
Ma vediamo nello specifico per chi e per che cosa è previsto il regime di tassazione a forfait.
Il regime è rivolto ai soggetti che non siano stati residenti in Italia in almeno nove dei dieci periodi d'imposta che precedono l'inizio del periodo di validità e, consiste nel tassare tutti i proventi percepiti all'estero con un'imposta forfettaria fissa e i proventi percepiti in Italia in maniera ordinaria (art. 24-Bis del T.U.I.R.), estesa anche ai familiari dei "Paperoni".
Al regime si accede per opzione e permette di pagare un'imposta sostitutiva dell'imposta sui redditi delle persone fisiche relativamente ai redditi prodotti all'estero.
Unica eccezione è data dalle plusvalenze da cessioni di partecipazioni qualificate in soggetti esteri, realizzate entro cinque anni dal trasferimento in Italia.
Il regime può essere esteso anche ad uno o più familiari purché ne posseggano i requisiti. Nei loro confronti l'imposta sostitutiva si abbassa a 25.000 euro annui.
In entrambi i casi però qualsiasi reddito prodotto in Italia dal contribuente neo residente dovrà essere assoggettato alle aliquote previste per la tassazione ordinaria.
Ritornando nello specifico caso, il Fuoriclasse Cristiano Ronaldo, al netto delle tasse che saranno pagate sul compenso corrisposto dal club Juventino per le prestazioni sportive e che sconteranno l'ordinario regime di tassazione Irpef secondo le regole vigenti per le persone fisiche residenti in Italia, Cristiano Ronaldo dovrebbe versare al fisco Italiano la sola imposta sostitutiva di centomila euro all'anno sull'ammontare complessivo dei redditi di fonte estera prodotti dal marchio CR7.
Il regime fiscale agevolato può essere utilizzato per un periodo non superiore a quindici anni e consiste nel versare 100.000 euro a titolo di imposta sostitutiva, in un'unica soluzione entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi.
Unica eccezione è data dalle plusvalenze da cessioni di partecipazioni qualificate in soggetti esteri, realizzate entro cinque anni dal trasferimento in Italia.
L'adesione al regime esclude l'esposizione dei redditi esteri nel quadro Rw del modello redditi.
Ciò comporta anche un'esenzione dal pagamento delle imposte Ivie ed Ivafe che colpiscono la ricchezza costituita dal patrimonio estero su immobili ed attività finanziarie.
Resta, preclusa la possibilità di escludere dall'applicazione dell'imposta forfettaria sostitutiva i redditi prodotti in uno o più stati esteri, infatti nel caso che in uno dei redditi è calcolata con tassazione ordinaria, tutti i redditi provenienti da tali stati saranno assoggettati a tassazione ordinaria Irpef secondo le regole ordinarie vigenti per le persone fisiche residenti in Italia.
Chi avrà fatto l'affare, il Fisco la Juve o Cristiano Ronaldo…