Di Carmela Patrizia Spadaro su Mercoledì, 23 Gennaio 2019
Categoria: Legge e Diritto

Cassa Forense: saldo e stralcio contributi previdenziali

Riferimenti normativi: Art.1, comma 185, Legge di bilancio n.145 del 30/12/2018

Focus: Con la Legge di Bilancio n.145 del 30 Dicembre 2018 è stato approvato il saldo e stralcio dei Ruoli Esattoriali.Come disposto dall'art. 1, comma 185, della citata legge di bilancio, i contribuenti interessati che versano in una " grave e comprovata difficoltà economica", cioè ISEE entro 20mila euro, , << possono sanare i debiti, risultanti dai singoli carichi affidati all'agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 alla data del 31 dicembre 2017, derivanti dall'omesso versamento dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell'INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento,pagando soltanto una percentuale dei carichi esattoriali, nei confronti sia dell'Amministrazione finanziaria che degli enti previdenziali, comprese le Casse professionali>>.

La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, nella seduta del 18 gennaio 2019, ha approvato, all'unanimità, attraverso il proprio Comitato dei Delegati, una mozione, varata all'unanimità, con cui invita Governo e Parlamento ad un riesame, nel merito, della disposizione che estende la possibilità di estinzione dei debiti iscritti a ruolo per omessi versamenti dei contributi dovuti dagli iscritti alle Casse previdenziali professionali.

Principi generali: Il contribuente, a differenza del saldo e stralcio automatico delle cartelle di pagamento notificate dal primo gennaio del 2000 al 31 dicembre 2010 e per le quali ogni singola partita era inferiore a mille euro, per questo nuovo saldo e stralcio dovrà presentare un apposito modello entro il 30/04/2019, salvo proroga.

A chi aderirà a questa opzione saranno cancellate sanzioni ed interessi dall'importo totale dovuto. Inoltre, per mettersi in regola, questi soggetti, in base all'Isee del nucleo familiare dei richiedenti e cioè fino ad 8.500 euro, fino a 12.500 e fino a 20.000 euro, saranno chiamati a versare solo una piccola parte di quanto resterà al netto di interessi e sanzioni, cioè il 16, 20 o 35%. Entro il 31 ottobre 2019 l'Agenzia delle Entrate - Riscossione comunicherà al contribuente l'ammontare delle somme dovute e le scadenze delle singole rate per il «saldo e stralcio». In mancanza dei requisiti richiesti dalla norma o in caso di debiti definibili in base all'art. 3 del D.L.n.119/2018, saranno comunicati gli importi dovuti, calcolati secondo la rottamazione-ter, con le relative scadenze di pagamento.

Mozione Cassa forense: Secondo i delegati di Cassa forense " il provvedimento legislativo rappresenta una indebita e grave ingerenza nell'autonomia normativa e gestionale delle Casse, riconosciuta loro dal D. Lgs. 509/94 e ribadita, da ultimo, dalla sentenza n. 7/2017 della Corte Costituzionale", nonché di un provvedimento "potenzialmente lesivo degli equilibri finanziari dell'Ente e degli interessi previdenziali degli stessi Avvocati iscritti".

Esso "crea ingiustificata disparità di trattamento tra gli iscritti, rispetto all'assolvimento di obblighi contributivi previsti dallo Statuto e dai regolamenti, con inevitabili ricadute negative anche sui futuri trattamenti pensionistici degli stessi beneficiari del provvedimento". Infatti, a minori versamenti corrisponderebbero prestazioni più basse, secondo l'orientamento maggioritario all'interno dell'Associazione delle casse (Adepp).Senza contare le situazioni di disparità che la disposizione, nella sua formulazione, verrebbe a produrre, anche tra le varie Casse di previdenza private, a seconda dei diversi sistemi di riscossione e di recupero crediti da ciascuna adottati.

Riserva di tutela nelle sedi competenti: L'Ente di previdenza degli avvocati ha richiesto il riesame del metodo utilizzato, introdotto senza alcuna preventiva consultazione della Casse Professionali,con la seguente motivazione: "genera preoccupazioni in termini di sostenibilità di medio/lungo periodo ed è potenzialmente in grado di produrre un minor gettito di entrate stimabili in circa 110 milioni di euro, per la sola Cassa Forense".

In conclusione, " la Cassa si riserva di tutelare anche gli interessi dell'Ente, unitamente alle altre Casse professionali, in ogni sede istituzionale e giudiziaria competente, con particolare riguardo ai profili di palese incostituzionalità della norma ravvisata nel saldo e stralcio".

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