Di Raffaele Gurrieri su Lunedì, 09 Maggio 2022
Categoria: Fisco e Tributi

Caccia ai furbetti della Tari e dell’IMU

Oltre mezzo miliardo di euro per un servizio di cinque anni. La mastodontica cifra rappresenta il valore della gara d'appalto che la Regione Sicilia ha indetto per individuare società private a cui affidare il compito di scovare gli evasori e riscuotere i tributi locali; i comuni isolani coinvolti nella procedura sono 98, praticamente uno su quattro. La gara è attualmente in corso, in seguito ad alcune proroghe che hanno allungato i termini per le offerte, e si concluderà a metà giugno.

L'obiettivo è quello di intercettare i tanti furbetti che ogni anno si sottraggono al pagamento delle imposte locali: dall'Imu alla tassa sui rifiuti, fino alle multe per le infrazioni stradali. Purtroppo il bilancio degli enti locali presenta criticità strutturali, amplificati dalla crisi epidemiologica, dovute alle diffuse difficoltà di procedere alla riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali, in misura idonea e sufficiente ad assicurare l'equilibrio finanziario; uno studio della fondazione Ifel, legata ad Anci, ha stimato in quasi 986 milioni di euro la somma che potenzialmente potrebbe essere recuperata in tutta l'isola. Oltre un terzo è relativo ai mancati introiti della Tari, a riprova delle croniche difficoltà che i Comuni hanno a incassare la tassa sui rifiuti; limiti che si riflettono sull'importo delle bollette, spesso salatissime nonostante servizi tutt'altro che efficienti. Guardando invece all'Imu, il potenziale recupero viene indicato in oltre 234 milioni di euro.

Tra i Comuni interessati ci sono grandi città, come nel caso di Palermo e Catania, ma anche di Trapani e Agrigento, e piccoli centri di poche centinaia di abitanti. L'isola è stata divisa in cinque aree: le province di Palermo e Catania hanno ognuno il proprio lotto, mentre sono raggruppati i territori di Trapani e Agrigento; Caltanissetta, Ragusa e Siracusa; e infine le province di Messina ed Enna. 

Il tema delle riscossioni in Sicilia è sempre stato delicato. La ridotta sensibilità al pagamento delle tasse da parte dei cittadini, da una parte, e l'incapacità delle istituzioni di utilizzare in maniera virtuosa le somme incassate hanno fatto sì che l'evasione fosse una zavorra costante nei bilanci. Una patologia che negli ultimi anni, con la riduzione all'osso dei trasferimenti statali, fiacca ancora di più le casse degli enti locali. La scelta di avvalersi di società private per la riscossione dei tributi può anche essere un'opportunità per i piccoli centri che hanno carenza di organico ma suscita anche delle perplessità. Infatti, in passato ci sono state esperienze di questo tipo che hanno dimostrato come il privato non sempre agisce in linea con quelli che sono gli interessi pubblici coinvolti.

Ad esempio, mentre l'Ente pubblico dovrebbe procedere a tappeto negli accertamenti, non è detto che il privato lo faccia in quanto quest'ultimo, inevitabilmente, può essere tentato a seguire logiche imprenditoriali e valutare di non operare in alcuni contesti difficili reputandoli non remunerativi dal punto di vista del profitto. 

L'elenco dei Comuni interessati: 

Provincia di Agrigento: Agrigento, Bivona, Camastra, Cammarata, Canicattì, Licata, Palma di Montechiaro, Racalmuto, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro, Sciacca, Siculiana.

Provincia di Caltanissetta: Caltanissetta, Gela.

Provincia di Catania: Aci Castello, Aci Sant'Antonio, Adrano, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Calatabiano, Catania, Grammichele, Gravina di Catania, Mascali, San Giovanni la Punta, Santa Venerina, Scordia, Tremestieri Etneo, San Gregorio di Catania.

Provincia di Enna: Aidone, Assoro, Catenanuova, Nicosia, Piazza Armerina, Regalbuto, Sperlinga, Troina.

Provincia di Messina: Alcara Li Fusi, Barcellona Pozzo di Gotto, Caprileone, Cesarò, Falcone, Frazzanò, Furnari, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Longi, Malvagna, Mirto, Mistretta, Motta d'Affermo, Raccuja, Rodì Milici, San Salvatore di Fitalia, San Pier Niceto, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Sinagra, Terme Vigliatore, Torregrotta, Trappeto, Tusa, Ventimiglia di Sicilia.

Provincia di Palermo: Alia, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bompietro, Campofelice di Fitalia, Camporeale, Capaci, Cefalù, Cinisi, Ficarazzi, Geraci Siculo, Palermo, Partinico, Petralia Soprana, Prizzi, Trabia.

Provincia di Ragusa: Pozzallo, Scicli, Vittoria.

Provincia di Siracusa: Buscemi, Cassaro, Lentini, Melilli, Sortino.

Provincia di Trapani: Alcamo, Campobello di Mazara, Custonaci, Mazara del Vallo, Partanna, Salaparuta, Salemi, Trapani.

Meditate contribuenti, meditate.

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