Si è svolto in questi giorni il Congresso Nazionale Forense a Lecce con la partecipazione di circa 1000 avvocati provenienti da tutta Italia. Alla vigilia la Presidente Masi aveva auspicato un momento di confronto costruttivo e di riflessione, aspettative ampiamente soddisfatte. La stessa Presidente, ha poi riaffermato con forza il ruolo centrale dell'avvocato non solo nell'ambito della giurisdizione, ma, anche nella difesa dello Stato di diritto, della stessa democrazia. E con un monito quello di "guardare avanti"!
Sono stati inoltre, proclamati i nuovi 53 componenti dell'assemblea dell'OCF e si è stabilito di indire una nuova sessione entro l'autunno del 2023 sul tema dell'ordinamento forense.
Sono stati anche individuati i temi che si vogliono prospettare al futuro Parlamento e Governo. Tra gli argomenti evidenziati:
- -Forte spinta verso la modernizzazione della giustizia, intelligenza artificiale e giustizia predittiva ed ancora potenziamento, razionalizzazione e unificazione del processo telematico;
- -Centralità con la presenza di avvocati e avvocate nel Consiglio direttivo della Cassazione e nei Consigli giudiziari anche con il riconoscimento del diritto di voto;
- -Patrocinio a spese dello Stato, necessità di renderlo effettivo ed efficiente e di estenderlo a negoziazione e mediazione;
- -La richiesta di modifiche riguardanti la Riforma Cartabia relativamente al penale, ma, anche un investimento sulla giustizia riparativa istituendo un albo di mediatori penali con la partecipazione in primis degli avvocati;
- -Relativamente al processo civile, così come riformato, alcune necessarie correzioni ed interventi su risorse e personale;
- -Per quanto concerne la famiglia e i minori prevedere sezioni specializzate della famiglia su base circondariale;
- -Sulla magistratura onoraria sospendere l'entrata in vigore del d.lgs. 116/2017;
- -La riforma della giustizia tributaria, anche qui richieste alcune modifiche.
La massima assise dell'Avvocatura ha inoltre individuato Torino come sede della prossima sessione.
Si è contemporaneamente riunita ad Andorra, l'avvocatura europea, trattando argomenti analoghi a quelli di Lecce.
Tra questi l'organizzazione del CCBE, il Consiglio degli Ordini Forensi Europei e delle condizioni per mantenere i requisiti di adesione; l'adesione di Ucraina e Moldavia al CCBE, con il preciso scopo di sostenere l'affermazione dello Stato di diritto nei loro Paesi.
Sono state discusse inoltre, in quanto oggetto del report della Commissione Europea "Rule of Law 2022", le riforme adottate dai vari Stati nell'ambito del PNNR e il CNF non ha fatto mancare le osservazioni critiche sul rito civile e sul processo tributario. Tra l'altro proprio il tema fiscale è oggetto di grande dibattito perché molte potrebbero essere le novità in arrivo con forti ricadute sulla professione forense.
Altro tema importante sul quale si cono confrontati rappresentanti delle avvocature europee ed extraeuropee, l'importanza che determinati principi e valori vengano trasmessi alle future generazioni, ben vengano pertanto iniziative di educazione alla legalità come ad esempio il Torneo Dire e Contraddire promosso dalla Commissione del CNF .
Ha affermato la Presidente dell'American Bar association, che dovremmo forse utilizzare il linguaggio dei Tik Tokers, per il coinvolgimento delle nuove generazioni, per cui comunicare in modo efficace diventa indispensabile.
La partecipazione a consessi internazionali, fa capire che alcune problematiche sono comuni a tutti i professionisti pur lavorando in Paesi distanti geograficamente e non solo.
In conclusione però sono molti di più gli elementi di comunanza e ciò può aiutare a progettare insieme soluzioni innovative a problemi comuni.